tag:blogger.com,1999:blog-14802527423831349032024-02-20T21:28:30.565+01:00SIDHEDa intendersi come uno spazio ideale dove godere dell'assoluta libertà di dimenticarsi della realtà,
come un luogo incantato dove dimora lo spirito,
come un mondo fortemente legato alla magia del sentire.Imagohttp://www.blogger.com/profile/01322147127344853365noreply@blogger.comBlogger134125tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-1336332479426343442022-02-20T18:13:00.001+01:002022-02-20T18:13:28.085+01:00Il carnevale di Venezia, che è la mia città<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCrfpj5V8r0H4rL8naALBQYpGD5RLPAfRKkKZUOBZqUH68TfgEKy6_PIb0qCdVGfLUhuhK2mNWJV4Xfi9EHoWvg-dyJEvTiE-KtMEYzNEVoJdCl0PT9vMDa0UiXvi4_bu9tg5mWy6ZlmLDn1AvoKbi0OcA35SFrfVs8cyRMwrtmAZpyQotOL4nEK09=s620" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="388" data-original-width="620" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCrfpj5V8r0H4rL8naALBQYpGD5RLPAfRKkKZUOBZqUH68TfgEKy6_PIb0qCdVGfLUhuhK2mNWJV4Xfi9EHoWvg-dyJEvTiE-KtMEYzNEVoJdCl0PT9vMDa0UiXvi4_bu9tg5mWy6ZlmLDn1AvoKbi0OcA35SFrfVs8cyRMwrtmAZpyQotOL4nEK09=s320" width="320" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">Avevo 12 anni e vedevo Venezia per la prima volta. Qualche giorno per immergersi nel sogno, per stabilire un legame che si è fatto più stretto negli anni. Amplificato dalla sensazione di conoscere campi e sestrieri, di averli vissuti in un'altra epoca. Déja vécu o realtà? Quale che sia la verità, mi sento veneziana. Lo sono stata, vivevo in Lista di Spagna, sestriere di Cannaregio.</p><p style="text-align: justify;">Chi meglio di me, dunque, può raccontarvi la storia del Carnevale di Venezia? Una narrazione di trasgressione e svago lunga 1600 anni.</p><p style="text-align: justify;">Due antichissime celebrazioni, i Saturnali latini e i culti dionisiaci greci, sembrano aver dato origine al Carnevale veneziano. Durante i Saturnali l'ordine sociale era sovvertito, nelle Dionisie greche processioni e rappresentazioni teatrali che prevedevano l'uso di maschere erano volte a unire l'uomo alla Natura in un'armonia superiore.</p><p style="text-align: justify;">I Dogi, consapevoli dei rigidi vincoli morali e di ordine pubblico della Repubblica di Venezia, favorirono la diffusione del Carnevale per concedere al popolo, in particolare ai ceti più umili, un periodo di divertimento e, soprattutto, di abolizione delle divisioni sociali. Il totale anonimato assicurato dall'uso delle maschere permetteva ai cittadini persino la derisione del potere. Nel Settecento, il suo secolo d'oro, il Carnevale aveva luogo dal 26 Dicembre al Martedì Grasso. Talvolta, tra spettacoli e burle, le celebrazioni iniziavano già i primi giorni di Ottobre. Tutta la città era coinvolta, ma i luoghi più interessati ai festeggiamenti e agli spettacoli erano Piazza San Marco, Riva degli Schiavoni e i campi principali. Nei teatri, nei caffé e nelle case private venivano organizzati eventi di vario genere, spesso caratterizzati dalla più sfrenata trasgressione. Nei palazzi nobiliari gli sfarzosi balli in maschera dettero inizio alla lunga tradizione delle feste mascherate. L'uso delle maschere permetteva tutto: l'amore romantico e la libidine, la creazione della vita e la sua distruzione, il disfarsi delle barriere sociali e una libertà spesso perniciosa. La maschera più tipica della Venezia del Settecento era la <i>bauta</i>, inizialmente nera, poi bianca, in gesso, cartapesta o cuoio. Ricopriva tre quarti del volto e presentava due fori ellittici per gli occhi, zigomi evidenziati e lo spiovente che partiva da sotto il naso e si allargava come un becco. Grazie alla sua forma particolare permetteva di alterare la voce e, al tempo stesso, di mangiare e bere senza doverla togliere. Il corrispettivo femminile della bauta può considerarsi la <i>moretta</i>. Di origine francese, era una maschera ovale di velluto nero che veniva tenuta aderente al volto senza lacci, ma mordendo un bottone al suo interno. La Serenissima si vide costretta ad emanare una serie di decreti per limitare gli abusi e l'utilizzo fraudolento di maschere e costumi. I provvedimenti diventarono sempre più restrittivi e finirono per indebolire l'essenza stessa del Carnevale e le sue origini di libertà e uguaglianza. La proibizione definitiva dei costumi di Carnevale, con la sola eccezione delle feste private nei palazzi veneziani e del Ballo della Cavalchina alla Fenice, arrivò con la caduta della Serenissima nel 1797. Dopo circa due secoli, nel 1967, si iniziarono a riorganizzare le prime feste con sfilate di maschere, dando nuova vita alla tradizione del Carnevale. Nel 1979, per la prima volta, venne stilato un programma che rendesse partecipi i veneziani stessi per poter tornare alle origini di questo evento che tutto il mondo ci invidia.</p><p style="text-align: justify;">Avrei ancora molto da raccontarvi, ma rischio di tediarvi. La mia meravigliosa città e i suoi eccessi che trovarono un ideale palcoscenico nel Carnevale sono ricordi vividi e palpitanti. </p><p style="text-align: justify;">Per il momento... Buona lettura e buon cammino. <br /></p>Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-73547280871082411052022-02-02T16:05:00.000+01:002022-02-02T16:05:49.582+01:00La magia di Candlemas <div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgGSvhcbdD5dbSUO__iBMNSiTVEgH4FCoZ7fbBtM_0Hw7Fr0PP2_Vbs-Dz_MFf_jYTtRu7sxmj_KicpZBYQLGuZI1QA155uLI36kFg-w18LUmIecZaLJDsjUX_ld_Zf2CLkph0WXI-omctXHJaA4wq5f7BQvys8Pl2oUVqbpU5ek1GFsSfokQozReDd=s632" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="627" data-original-width="632" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgGSvhcbdD5dbSUO__iBMNSiTVEgH4FCoZ7fbBtM_0Hw7Fr0PP2_Vbs-Dz_MFf_jYTtRu7sxmj_KicpZBYQLGuZI1QA155uLI36kFg-w18LUmIecZaLJDsjUX_ld_Zf2CLkph0WXI-omctXHJaA4wq5f7BQvys8Pl2oUVqbpU5ek1GFsSfokQozReDd=s320" width="320" /></a></div><br /><div><br /></div><div>Candlemas, la nostra Candelora, si celebra il 2 Febbraio e segna il ritorno della luce, antico simbolo di protezione e prosperità. Era il giorno dell'anno in cui tutte le candele venivano portate in chiesa perché fossero benedette, la 'messa' delle candele.</div><div>E'una ricorrenza cristiana che ricorda la presentazione di Gesù - luce del popolo di Israele - al tempio di Gerusalemme e la purificazione della Vergine dopo il tradizionale periodo di 40 giorni post-parto.</div><div>I primi accenni a questa festa risalgono al V secolo e raccontano del viaggio al tempio di Gerusalemme di Maria e Giuseppe con il piccolo Gesù.</div><div>Naturalmente, anche Candlemas è il risultato dell'ennesima sovrapposizione di una ricorrenza cristiana sulle antiche tradizioni che i popoli antichi onoravano durante il passaggio dai giorni freddi e oscuri a un periodo più felice e produttivo dell'anno. Gli antichi Celti veneravano Bridgit o Bride, dea celtica della Sapienza, Poesia e guarigione e protagonista della celebrazione primaverile di Imbolc. Si allontanavano dal villaggio verso i campi pregando che il suolo fosse ricco e accogliente per la seminagione.</div><div>I Romani associavano la loro festività al dio Lupercus, protettore della fertilità e dei pastori. Ancora un riferimento al desiderio di liberarsi dalle restrizioni invernali e procacciarsi fertilità e luce per il periodo della piantagione.</div><div style="text-align: justify;">In alcuni paesi europei, come la Francia, è tradizione mangiare crêpes a Candlemas. Tutti i membri della famiglia preparano una crêpe e la cuociono tenendo in mano una monetina. Così facendo ci si augura di assicurarsi ricchezza e felicità fino al prossimo Candlemas. Nei paesi di lingua spagnola chiunque trovi figure di bambini nascoste in un dolce tipico consumato per l'Epifania è obbligato a portare del cibo ad un evento che si tiene il 2 di Febbraio. Molti cristiani celebrano la ricorrenza portando candele in chiesa perché siano benedette e proteggano le loro case da calamità naturali. Si ritiene, inoltre, che il giorno di Candlemas possa predire il tempo per il resto dell'inverno. Nei numerosi proverbi comuni a molti paesi europei viene espressa l'idea che una giornata di tempo mite e soleggiato allontani la fine dell'inverno, mentre un Candlemas tempestoso precorra la fine della brutta stagione. Dulcis in fundo, i bucaneve, simbolo di Candlemas, venivano raccolti in questo giorno e coglierli prima era considerato di cattivo auspicio. Si pensa fossero collegati al rito di purificazione che la Vergine osservò recandosi al tempio quaranta giorni dopo Natale.</div><div style="text-align: justify;">Cari lettori, non mi resta che augurarvi un felice Candlemas e buon cammino. </div>Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-3665228878502573392021-06-23T19:22:00.000+02:002021-06-23T19:22:32.111+02:00La notte di san Giovanni<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2VMa0qac_Xt_uBN3Zo1Hwkc_gubN9roeU0aWAiMenxsUW5D8Cq_0fjxSVtLHNZVLSJhu8nIumh9opamPTFuguQYwqEcCBxK8-PKNHJtgSnyJNHKeH_iqE28JuTzHgP6Qg0zd4UYvp8vY/s400/Oberon%252C-Titania-and-Puck-with-Fairies-Dancing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="294" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2VMa0qac_Xt_uBN3Zo1Hwkc_gubN9roeU0aWAiMenxsUW5D8Cq_0fjxSVtLHNZVLSJhu8nIumh9opamPTFuguQYwqEcCBxK8-PKNHJtgSnyJNHKeH_iqE28JuTzHgP6Qg0zd4UYvp8vY/s320/Oberon%252C-Titania-and-Puck-with-Fairies-Dancing.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: verdana;"> Oberon, Titania and Puck with Fairies dancing<br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La notte di San Giovanni, che cade tra il 23 e il 24 Giugno è considerata da secoli un momento magico, teatro di eventi miracolosi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La festa coincide con il solstizio d'estate che i popoli pagani reputavano essere un rito di passaggio, la fine del predominio lunare e l'affermarsi di quello solare.Freddo e Fuoco, unione piuttosto che scontro di opposti, che regalano forza e possanza a tutte le creature. Notte di festeggiamenti, di falò dove bruciare le vecchie erbe per raccoglierne di nuove.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L'iperico, in primis, anche chiamato erba di San Giovanni, che deve essere raccolto con l'oscurità. Leggenda vuole che il mazzetto di san Giovanni allontani il malocchio, porti fortuna e assicuri sogni premonitori. Pianta medicinale usata fin dall'antichità dove veniva utilizzata per guarire le ferite dei crociati, dalle proprietà antidepressive e antivirali, raggiunge la completa fioritura in concomitanza con la festa del santo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Secondo la tradizione, il bouquet formato da iperico, artemisia, ruta, mentuccia, rosmarino, prezzemolo, aglio e lavanda è un potente antidoto alla negatività.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L'olio di San Giovanni, dalle proprietà cicatrizzanti, antisettiche, emollienti e antinfiammatorie, può essere preparato in casa facendo macerare sotto il sole in olio di oliva i fiori raccolti dopo il tramonto per un intero ciclo lunare. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La festa di San Giovanni Battista, raro caso in cui si festeggia la data di nascita e non quella di morte di un santo, rimanda all' inizio e all'affermazione della vita con il trionfo del Sole sulle tenebre e l'arrivo dell'estate.Tutti i riti per la notte magica di san Giovanni prevedono il falò purificatore, nel quale si bruciano le erbe vecchie e si raccoglie la cenere che si sparge sui capelli. L'uso di ballare e saltare intorno ai fuochi richiama tradizioni antiche sia di purificazione che di buon auspicio. Una leggenda molto antica narra che le giovani donne si stendevano sui prati bagnati della rugiada vivificante e chiedevano a San Giovanni di indicare loro il viso del futuro sposo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Pronti per un rituale di purificazione, benessere e bellezza? Stasera, dopo il tramonto o, ancor meglio, stanotte raccogliamo alcune di queste erbe: ginestra, papavero, fiordaliso, petali di rosa, caprifoglio, menta, iperico, sambuco, trifoglio, lavanda, camomilla, timo, amaranto, basilico, salvia, rosmarino, mentuccia, malva, assenzio, finocchio selvatico, avena. Immergiamole in una bacinella di vetro o coccio piena d'acqua e lasciamola fuori tutta la notte. Al mattino, usiamo l'Acqua di San Giovanni per lavare viso o corpo o per sciacquare i capelli, ma, soprattutto, per riconnettersi alla Natura in un momento così propizio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Buona festa di San Giovanni e buon cammino. <br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> <br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> <br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> </span> <br /></p>Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-50866622352727681912019-12-31T16:01:00.002+01:002019-12-31T16:01:10.777+01:00Il dono di Sam<div style="text-align: justify;">
Fine anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
Tempo
di bilanci. Tempo di malinconia e di amarezza per gli ultimi
accadimenti. Tempo di festa e sorrisi intorno a me. Tempo di leggerezza,
caratteristica che non è mai scomparsa dalla mia natura, nonostante
tutto. Che mi permette di ridere di gusto, godere dell'ironia e gioire
della presenza illuminata e illuminante di alcuni esseri umani. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma occorre una ventata di ottimismo, una spolverata di speranza nel domani e nella vita che verrà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi vengono in mente le parole che il grande Sam regala a Frodo ne "Le Due Torri".</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è il mio dono per tutti voi, lettori cari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Felice Anno Nuovo e Buon Cammino.</div>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/3h-M8C9nGF8/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/3h-M8C9nGF8?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br /><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-46076351755464729312019-10-31T08:15:00.000+01:002019-10-31T08:15:17.471+01:00Samhain con Emily J. Bronte<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv_55yQ3baxhYL5xFRBKYDNX53b8cDWj_wAcAqnB1QSuRdNCqOF1Bhz5630Pmkq-5fwBVAqSb28knVGSSZGzmrNoc-TdCelZ9IgiT8-Jb78QhN4a3qBt_SAcN7tUHjdrMpor0vfcsQzEw/s1600/hallowe%2527en.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="407" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv_55yQ3baxhYL5xFRBKYDNX53b8cDWj_wAcAqnB1QSuRdNCqOF1Bhz5630Pmkq-5fwBVAqSb28knVGSSZGzmrNoc-TdCelZ9IgiT8-Jb78QhN4a3qBt_SAcN7tUHjdrMpor0vfcsQzEw/s400/hallowe%2527en.jpg" width="253" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<i><b>The night is darkening round me</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
The night is darkening round me, </div>
<div style="text-align: justify;">
The wild winds coldly blow;</div>
<div style="text-align: justify;">
But a tyrant spell has bound me, </div>
<div style="text-align: justify;">
And I cannot, cannot go. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
The giant trees are bending</div>
<div style="text-align: justify;">
Their bare boughs weighed with snow;</div>
<div style="text-align: justify;">
The storm is fast descending, </div>
<div style="text-align: justify;">
And yet I cannot go. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Clouds beyond clouds above me, </div>
<div style="text-align: justify;">
Wastes beyond wastes below;</div>
<div style="text-align: justify;">
But nothing drear can move me;</div>
<div style="text-align: justify;">
I will not, cannot go.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Emily J. Bronte</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>La notte attorno a me si oscura</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La notte attorno a me si oscura, </div>
<div style="text-align: justify;">
Inclementi soffiano i gelidi venti;</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma un sortilegio tiranno mi ha costretta, </div>
<div style="text-align: justify;">
E non posso, non posso andare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli alberi giganti inclinano </div>
<div style="text-align: justify;">
i loro rami spogli carichi di neve;</div>
<div style="text-align: justify;">
E la tempesta come saetta discende, </div>
<div style="text-align: justify;">
e io ancora non posso andare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nubi oltre le nubi sopra me, </div>
<div style="text-align: justify;">
Deserti su deserti al di sotto, </div>
<div style="text-align: justify;">
ma non vi è orrore che mi possa muovere;</div>
<div style="text-align: justify;">
Io non voglio, non posso andare. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Emily J. Bronte</b><br />
<br />
Ogni stanza della lirica riflette<b> </b>il senso di costrizione e imprigionamento. Dapprima, sembrano essere la mancanza di luce e la violenza dei venti<b> </b>a impedire<b> </b>il movimento al parlante.<br />
Nella seconda stanza sono i rami degli alberi carichi di neve che si piegano quasi a toccare terra a ostacolare la fuga. <b></b><br />
Infine, nella terza stanza, il parlante è imprigionato tra la terra e il cielo.<br />
Emily si riferisce a limiti imposti da eventi naturali, ma in ogni stanza si evoca il desiderio del parlante di non volersi muovere.<br />
E non si tratta di impossibilità fisica. L'autore sembra piuttosto suggerire che non esista la volontà di andarsene. Il parlante è bloccato, manca della libertà di agire e, al tempo stesso, non pare dolersene. Ha accettato il suo destino. O, forse, non si trova in questi luoghi, è altrove, dove ama essere. E nessuna forza naturale, per potente che sia, può farlo uscire dal suo rifugio. Della mente, dello spirito o reale. Chi può dirlo?<br />
E' una lirica che offre più di una possibilità di lettura, dal finale non definito.<br />
<br />
La struttura della lirica, attraverso potenti immagini di chiusura, indica che il parlante è intrappolato.<br />
Forse con l'amato, poiché l'imprigionamento sembra essere benvenuto. Il verso "Ma un sortilegio tiranno mi ha costretta..." potrebbe essere letto come l'incantesimo che trattiene il soggetto. Ma se l'amato avesse lanciato "...un sortilegio tiranno...", con probabilità, il parlante non troverebbe la forza né il desiderio di accomiatarsi.<br />
L'ultimo verso pare suggerire che questa prigionia sia desiderata. Niente di negativo può indurre il parlante a muoversi, "ma non vi è orrore che mi possa muovere".<br />
Quindi, sia le immagini che rimandano alla natura avversa che la risoluzione del parlante di non farsi spaventare da niente di terrificante sembrano suggerire la volontà di rimanere dove desidera essere.<br />
<br />
Sono stata catturata da questa lirica soprattutto per l'atmosfera.<br />
Immagini vivide si rincorrono in ogni stanza. L'oscurità avvolge il parlante e si infittisce mentre le forze della natura si scatenano e congiurano per bloccare il soggetto. Anche la magia concorre allo imprigionamento in questa notte scurissima e tempestosa.<br />
Potevo scegliere una cornice migliore per il nostro Samhain?<br />
<br />
Felice Samhain e Buon Cammino <br />
<br />
<b> </b><b> </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-78824337243524541872019-10-06T18:35:00.003+02:002019-10-06T18:37:31.273+02:00Cadete foglie<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzRoJRf3Uzq8iKl1eP0XZw0IlnxvvN0Oqw5tmH0hxLbVBXVuhHnNWOK-X-f3YS_ZJ6ClH3Ve8hZQ6Ca77UeByyQnz5c6Rg04qCPkx24Qh6okNCnN_BHNNVUTxNkwDk-X9NLgSYKvBOnmY/s1600/H._A._Brendekilde_-_A_wooded_path_in_autumn_1902-550x411.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="411" data-original-width="550" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzRoJRf3Uzq8iKl1eP0XZw0IlnxvvN0Oqw5tmH0hxLbVBXVuhHnNWOK-X-f3YS_ZJ6ClH3Ve8hZQ6Ca77UeByyQnz5c6Rg04qCPkx24Qh6okNCnN_BHNNVUTxNkwDk-X9NLgSYKvBOnmY/s400/H._A._Brendekilde_-_A_wooded_path_in_autumn_1902-550x411.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">H.A. Brendekilde, Wooded Path in Autumn, 190<i><b>2</b></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>Fall</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fall, leaves, fall; die, flowers, away;</div>
<div style="text-align: justify;">
Lengthen night and shorten day;</div>
<div style="text-align: justify;">
Every leaf speaks bliss to me,</div>
<div style="text-align: justify;">
Fluttering from the autumn tree. </div>
<div style="text-align: justify;">
I shall smile when wreaths of snow</div>
<div style="text-align: justify;">
Blossom where the rose should grow;</div>
<div style="text-align: justify;">
I shall sing when night's decay</div>
<div style="text-align: justify;">
Ushers in a drearier day.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Emily J. </b><b>Bronte</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>Cadete foglie</b></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cadete foglie, fiori svanite;</div>
<div style="text-align: justify;">
stenditi notte, giorno sii breve;</div>
<div style="text-align: justify;">
ogni foglia che vola da una pianta autunnale</div>
<div style="text-align: justify;">
mi parla di felicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sorriderò quando fiocchi di neve</div>
<div style="text-align: justify;">
fioriranno al posto della rosa;</div>
<div style="text-align: justify;">
canterò quando la notte in declino</div>
<div style="text-align: justify;">
annuncerà un giorno più grigio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Emily J. Bronte</b> trad. di Ginevra Bompiani </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Potevo scegliere una lirica più consona al mio desiderio di freddo e oscurità? </div>
<div style="text-align: justify;">
Le sorelle Bronte non sono famose per il loro atteggiamento giocoso e solare, tuttavia non credo che Emily abbia voluto esprimere odio nei confronti dell'estate. La poesia sembra essere pervasa da un tono di sorridente ironia e vi consiglio di leggerla con levità. Magari pensando che un giorno grigio e freddo è l'occasione perfetta per rintanarsi al calduccio e dedicarsi alla lettura, musica, visione di un film o della serie preferita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La lirica si apre con immagini che attengono alla morte e alle fini, ma l'autrice contrasta questa prima impressione con "...ogni foglia che vola da una pianta autunnale mi parla di felicità" esprimendo la sua gioia nella caduta delle foglie e nell'avvicinarsi della stagione invernale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sorride e trova contentezza nella neve che giunge dopo che le rose sono sfiorite. Canta nei mesi più grigi e paragona i fiocchi di neve ai fiori che sbocciano in primavera. La morte delle piante non è una semplice morte, ma l'inizio di qualcosa di nuovo nel ciclo eterno dell'alternanza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questa poesia, Emily dipinge se stessa come una persona tranquilla che vede vita, bellezza e gioia dove la maggior parte degli individui percepisce morte, squallore e desolazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non posso che condividere le sue emozioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Felice Ottobre, lettori cari e Buon Cammino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-22389234339121805312019-01-19T17:49:00.000+01:002019-01-19T17:49:11.321+01:00Di viaggi, incontri, emozioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEfeKGojUSyJHTVY_TrpN_4kF6u46xfWvUxkg8b8WYQKMHqwhwaOclpJTOSzapuEA9gOO4_Q4dHX4xBczWrwnjscsJ6HI_N1V7N5ya85rZYyShjbtJBy2CQZWnefOOIdMVlyTrlMPhdpU/s1600/IMG-20190119-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1066" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEfeKGojUSyJHTVY_TrpN_4kF6u46xfWvUxkg8b8WYQKMHqwhwaOclpJTOSzapuEA9gOO4_Q4dHX4xBczWrwnjscsJ6HI_N1V7N5ya85rZYyShjbtJBy2CQZWnefOOIdMVlyTrlMPhdpU/s400/IMG-20190119-WA0002.jpg" width="266" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"> Leggere il racconto de Il Campogiallese e ritrovarmi nel passato, tra tanti volti, suggestioni, colori e gioventù è stato un fiat. Ecco, questa è la cifra della storia del nostro nuovo amico: la freschezza unita all'importanza delle emozioni che definiscono il viaggio, lo amplificano e lo rendono memorabile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Buona lettura, lettori cari. </span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;">Di viaggi, incontri, emozioni </span></div>
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ho sempre avuto una passione smodata per i viaggi, ma l'ultimo, in particolare, è quello più significativo, non per la meta, anche se bellissima, ma per la modalità.
Ho deciso di intraprendere un viaggio itinerante in Slovenia, totalmente in solitudine, abbandonato a me stesso, con la mia amata macchina fotografica.
Luogo bellissimo immerso nel verde delle Dolomiti, con una breve puntata sulla capitale, Lubiana. Ma non voglio raccontarvi né itinerario né luoghi, ma sensazioni ed emozioni.
Durante il viaggio di andata, solo, con la compagnia della radio, ero un po’ dubbioso sul da farsi e su come agire, dubbi cancellati dopo il primo giorno da una voglia crescente di andare avanti.
Mano a mano che procedevo sapevo come comportarmi e come muovermi, dormendo in ostelli con camere e cucine condivise, conoscendo realtà ed usanze di persone di ogni dove, in pratica un viaggio nel viaggio.
A Lubiana, città caratteristica con splendida vista dal castello e accenni gotici non troppo marcati, sono finito in camera con un norvegese ed un danese, gente del nord Europa, molto fredda, non socievole, ma molto rispettosa della pulizia, dei luoghi comuni e del riposo altrui come fosse la normalità, sembrava quasi di aver prenotato una singola.
Proseguendo, lasciandomi la città alle spalle e attraversando foreste di un rosso fiabesco, sono giunto sul lago di Bled che non ha bisogno di presentazioni, ed è là, in quella piccola cucina un po’ a soqquadro, ma accogliente, che ho fatto amicizia con due ragazzi triestini, lì per lavoro. Sono loro che mi hanno presentato l’altro commensale, di cui non ricordo il nome, un ragazzo taiwanese arrivato fin là in bici, un rottame che a stento potrebbe definirsi bicicletta.
Mi ha raccontato che la sua avventura andava avanti già da sette mesi e, preso dalla narrazione, ho cominciato a viaggiare anche io in tutti i luoghi che dividono la Slovenia da Taiwan, e più creavo itinerari più cresceva la mia ammirazione e stima per lui. Mi sono congratulato con una calorosa stretta di mano per tutto il coraggio che avrei maledettamente voluto anche io, abbiamo mangiato tutti insieme, ognuno con il suo pasto, la propria “ricetta di casa” , ma in quel preciso istante mi sono sentito libero, indipendente, capace di sopravvivere a me stesso e con tanta voglia di imparare e condividere il proprio vissuto. Una serata con dei perfetti sconosciuti, ma sentendomi a mio agio come fossi con gli amici di una vita.
L’indomani ho preso baracca e burattini, acceso i motori e sono partito per la meta finale, il lago di Bohinj nel parco nazionale del Triglav.
Appena arrivato, ho spalancato gli occhi incredulo davanti alla maestosità della natura, mi sono sentito come un bambino il giorno di Natale. Un lago incastonato nelle montagne, acqua limpida e piatta, rifletteva così bene l’immagine del paesaggio che non si distingueva dove finisse la terra e cominciasse la riva.
L’ostello che così si vendeva aveva più le sembianze di uno chalet, interamente in legno con vista lago. Un film holliwoodiano, avrei potuto dire di essere in Vermont e ci avrebbero creduto tutti.
La mia camera una doppia, l’ostello quasi vuoto, causa bassa stagione, e l'assoluta convinzione di passare gli ultimi due giorni in solitudine. Al calar del sole il paesaggio da cartolina si è tramutato in pochi istanti in un ambiente tetro, luci soffuse e moquette datate nei corridoi, nessuna voce, reception chiusa, un luogo che ricordava il film Shining. Quando si è soli l’immaginazione gioca sempre brutti scherzi.
Con l’occorrente per prepararmi un lauto pasto, mi sono fatto coraggio e sono salito al piano superiore dove era situata la cucina, mi sono chiuso dentro e ho preparato la cena. L’ho consumata frettolosamente e sono sceso dabbasso. Ormai abituato a quell’ambiente oscuro mi sono lasciato la paura alle spalle, sono arrivato alla porta della camera ed è là che, sorpreso, ho incontrato la mia compagna di stanza, una ragazza di Singapore.
Abbiamo subito fatto amicizia, lei studia a Roma, ci siamo raccontati del più e del meno con il mio inglese maccheronico. Da lì è nata una grande intesa, la mattina abbiamo fatto colazione insieme, escursioni chilometriche, mi ha persino insegnato ad andare in canoa, ed io, da buon italiano, per sdebitarmi, le ho cucinato un evergreen del nostro bel paese, la carbonara. Dal piatto pulito ho capito che aveva gradito.
E’ arrivato il sabato, giorno di partenza per entrambi. Verso la Toscana, io e lei verso Roma. Ormai a nostro agio, le ho offerto un passaggio fino a Firenze che lei ha accettato con piacere. L’ho accompagnata e ci siamo salutati da buoni amici. Santa Maria Novella è stata la vera fine del viaggio itinerante in Slovenia, chi l’avrebbe mai detto.
Un’esperienza unica che consiglio vivamente a tutti , dove impari a conoscere te stesso, il tuo spirito d’adattamento, i tuoi limiti e magari li superi, perché la solitudine è una lama a doppio taglio che non sempre fa male, va solo affrontata con lo spirito giusto.
Non è tanto la meta che struttura la bellezza del viaggio, ma il modo con cui lo si affronta, che tu sia da solo o in compagnia.
</span></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-3948205150009516672018-12-31T15:55:00.000+01:002018-12-31T15:55:57.478+01:00Pace, amore e vischio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtLtfjlXqXF4SN7RZ8x-3Co3_6cxknfh_YUza7UjZ_b28Tsna0xctBB-9v_Gx3zd3qYB6bcxnDOnbeYmQLeAe-AO6MLwKAPjJZ1Hu-26aq758NBvL0IgmwPIpD6fvGDQCtaDZWAKiKLMU/s1600/12872.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="436" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtLtfjlXqXF4SN7RZ8x-3Co3_6cxknfh_YUza7UjZ_b28Tsna0xctBB-9v_Gx3zd3qYB6bcxnDOnbeYmQLeAe-AO6MLwKAPjJZ1Hu-26aq758NBvL0IgmwPIpD6fvGDQCtaDZWAKiKLMU/s1600/12872.JPG" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
John Everett Millais, The Mistletoe Gatherer</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pianta affascinante, il vischio. Il suo aspetto, in primis. Le foglie oblunghe, disposte a due a due lungo il ramo e i frutti pieni di succo biancastro e viscoso richiamano gli organi sessuali nella forma e nel contenuto. Il più ovvio rimando alla fertilità del vischio risiede, però, nel suo essere ospitato da numerosi alberi dei quali simboleggia la linfa, vitale anche nei mesi invernali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le più antiche leggende sulla pianta provengono dalle tradizioni scandinava, greca, romana e druidica. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nella mitologia scandinava si narra la storia di Baldr, figlio della dea Frigg. Afflitto da oscuri sogni che presagivano la sua morte, divenne invincibile grazie all'incantesimo con il quale la madre aveva reso inoffensivi animali, piante, rocce e qualunque elemento che vivesse o crescesse sulla Terra. Loki, il suo acerrimo nemico, geloso del suo successo, si rese conto che il vischio non era stato incluso tra le piante presenti sulla Terra - di fatto, cresce sugli alberi - e lo usò per creare un'arma. Riuscì anche a indurre Hod, il fratello cieco di Baldr, a colpirlo e ucciderlo. La leggenda recita che, per tre giorni, tutti gli Elementi si adoperassero per far rivivere Baldr. Senza successo. Solo le lacrime di Frigg, che divennero bacche perlescenti, resuscitarono il figlio. La potente dea, grata per averlo riavuto, baciò chiunque passasse sotto al vischio. Invece di essere punita, la pianta assurse al ruolo di simbolo di pace e amore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nella sua ricerca del padre Anchise, Enea fu consigliato dalla Sibilla di reperire e staccare "il ramo d'oro" da un albero della foresta. Sua madre, Venere, mandò delle colombe per guidarlo nella ricerca. Enea trovò il ramo d'oro, fu in grado di incontrare il padre nell'Averno-dimora dei morti- e di tornare indietro sano e salvo con la visione del suo futuro glorioso di fondatore di Roma.</div>
<div style="text-align: justify;">
Molti scrittori e studiosi ritengono che "il ramo d'oro" possa essere il vischio, che spesso assume tonalità dorate in inverno. </div>
<div style="text-align: justify;">
"Il ramo d'oro" assurse agli onori letterari nel 1922, quando Sir James Fraser lo usò come titolo del suo famoso trattato di religione e magia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sembra che i Druidi amassero e persino adorassero il vischio a cui attribuivano straordinari poteri: dalla cura della fertilità alla protezione dalla stregoneria. </div>
<div style="text-align: justify;">
Lo tagliavano con una falce d'oro durante una cerimonia speciale e lo raccoglievano in una pelle o in un mantello prima che toccasse il terreno, perdendo così ogni miracolosa virtù. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nei secoli XVIII e XIX ci fu un rinnovato interesse per tutto ciò che atteneva alla cultura celtica, al Druidismo in particolare.</div>
<div style="text-align: justify;">
E la pianta, antico simbolo di fertilità, pace e amore fu associata al periodo natalizio. L'uso di baciarsi sotto di essa divenne sempre più diffuso: dalle Isole Britanniche ai paesi anglofili e, in seguito, dovunque.<br />
Quindi, cari lettori... Coraggio! Stanotte non fate mancare a nessuno i vostri baci. Sotto al vischio, per rispetto di tradizioni antiche e consolidate. Siate generosi con chi amate e con voi stessi.<br />
Buon Anno e buon Cammino.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-1407071727999480072018-11-12T21:17:00.000+01:002018-11-12T21:17:32.181+01:00Posficara racconta (2)<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHe9KHFVX5M2Wy71J3smog1Y4EOdO9p5BDdnrdE4FHI08hvH1JdAKP9olOC3GNknf27K0Yzbb8BEp9fQRdFxe6YcG_IDLbZtWBcw_CAEGC1SMo3DlsHItLGVMquc9-uwwXP3ATldBoe64/s1600/IMG_4711.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHe9KHFVX5M2Wy71J3smog1Y4EOdO9p5BDdnrdE4FHI08hvH1JdAKP9olOC3GNknf27K0Yzbb8BEp9fQRdFxe6YcG_IDLbZtWBcw_CAEGC1SMo3DlsHItLGVMquc9-uwwXP3ATldBoe64/s400/IMG_4711.JPG" width="300" /></a></div>
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Conosco e apprezzo la maestria di Posficara da tempo, ma questo suo nuovo contributo dall'atmosfera gotica mi ha letteralmente trasportato in Islanda. </div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Venite anche voi, cari lettori...andiamo!</div>
<div align="center" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="center" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="center" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
La catastrofe inaudita</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
In nessuna terra come l’Islanda gli elementi primordiali ci
appaiono nella loro devastante bellezza e in questi giorni,
osservando i nostri territori martoriati dalla forza disumana di una
natura violentata dall’uomo, mi torna in mente quella terra e
rileggo i miei appunti di viaggio.
</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Qui la magia delle notti è anche quella delle aurore boreali. Il
cielo sopra Reykjavik in prossimità del mare è segnato da una
lunghissima striatura verde che si intensifica e sfuma ripetutamente;
l’immensità dell’universo è davanti a noi: le case
all’orizzonte appaiono come granelli di un maestoso fiume, lo
spettro luminoso del suono dell’universo.</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Terra di contrasti estremi l’Islanda. Ed ecco che l’inferno
dantesco si apre ai nostri occhi: vapori caldi si innalzano verso il
cielo da spaccature del terreno o da piccole polle d’acqua, ci
avvolgono come in un abbraccio, ci nascondono agli altri, ovattando
anche le sensazioni. Improvviso si alza un getto altissimo con un
rombo di tuono: energia pura che esplode, senso di vertigine
nell’esserne così prossimi.</div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="justify" class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
La stessa forza incontrollabile ha spaccato la roccia, ha innalzato
due muraglie opprimenti, ha precipitato in basso l’immensa pianura
sottostante. Sopra la faglia sentiamo il cuore pulsante della terra
e ciò che ci è sempre sembrato solido e immutabile ora ci appare
creta plasmata da mani misteriose.
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Lungo la costa attraversiamo kilometri e kilometri di terreno arido,
sconnesso, vuoto, monotono: la colata lavica incandescente,
distruttiva, potente, terrificante, ha trovato pace nella sua corsa
verso il mare. Affiora soltanto una moderna scultura di acciaio,
quello che rimane di un ponte travolto da una furia devastante,
titanica.
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E l’acqua qui non appare né umile, né casta. La cascata Gulfoss
terrorizza e affascina: un rumore assordante accompagna i balzi di
una <span style="color: black;">marea impetuosa inghiottita da voragini
profonde, una nebbia fradicia ci avvolge nell’avvicinarsi;</span>
non è facile mantenere l’equilibrio e, pur in assoluta sicurezza,
percepisco l’orrore della caduta. La forza di questo primordiale
elemento si manifesta in tutta la sua potenza e mi sento un nulla nel
tutto. La cascata Seljalandsfoss è invece un muro d’acqua che si
riversa giù da un verde altipiano con un balzo impressionante.
Avanziamo bagnati in silenzio, frastornati dal fragore, soggiogati
dalla potenza esplosiva che ci annienta.</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La nebbia, spesso presente, talvolta si dirada anche se il cielo
rimane plumbeo. La laguna glaciale si apre davanti ai nostri occhi:
blocchi di ghiaccio di un azzurro trasparente si alternano
all’infinito ad altri più scuri, alcuni grandi, altri più
piccoli, in una lotta estenuante per staccarsi dalla sicurezza delle
origini e perdersi nello sconfinato mare aperto. La libertà che ha
il sapore dell’autodistruzione. Mentre raffiche intense ci
investono ed il nostro equilibrio si fa improvvisamente precario, ci
spingiamo fino alla spiaggia, nera, disseminata di enormi diamanti
lucenti. Un rombo cupo in lontananza li chiama. Una foca fa capolino
tra le acque gelide incuriosita dalla nostra presenza.</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma il mugghiare del mare ci stordisce sempre: onde impressionanti si
alzano in lontananza sferzando le rocce con una violenza inaudita ed
allungandosi pericolosamente verso di noi tanto che qualcuno ne resta
lambito.</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Un popolo, gli islandesi, che rispettano la natura perché la
temono. Dobbiamo imparare da loro a comprendere la sacralità del
nostro pianeta e, come gli antichi popoli, vivere in armonia con il
tutto prima che una catastrofe inaudita ponga fine al nostro essere
anche se, parafrasando Svevo, solo allora potrà esserci un nuovo
inizio.</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-53092864308959269772018-11-04T17:23:00.002+01:002018-11-04T17:29:13.348+01:00Io sono veneta<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibfTW1WDCxvhyokbsX4eusIj6-KSdp3J-BDFZR7CFS5Kk86V-XkFOCCom5YWNrGYFe5kesd4Rx4PBWCdVjw9nF-BeLoQsA6AjUHs9fw3db6krMeHh9tM6V8zAOIHGE72ZjCmsLJblIM6E/s1600/6126b3b0e40dc2e68bd53af35b16b669-0015-kI1G-U30501030208310peG-656x492%2540Corriere-Web-Sezioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="492" data-original-width="656" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibfTW1WDCxvhyokbsX4eusIj6-KSdp3J-BDFZR7CFS5Kk86V-XkFOCCom5YWNrGYFe5kesd4Rx4PBWCdVjw9nF-BeLoQsA6AjUHs9fw3db6krMeHh9tM6V8zAOIHGE72ZjCmsLJblIM6E/s320/6126b3b0e40dc2e68bd53af35b16b669-0015-kI1G-U30501030208310peG-656x492%2540Corriere-Web-Sezioni.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 15px;">Decine di frane, strade interrotte, località famose per la loro bellezza ormai cancellate e boschi plurisecolari devastati dalle intemperie. Fiumi dalle acque ancora cristalline e laghi incantati invasi dal legname. Occorrerà almeno un secolo per avere la gioia di rivedere panorami di inconsueta bellezza e tanti mesi per ripulire le acque verdi che sgorgano dai monti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 15px;">Piango. Io sono veneta. Non solo perché amo quella regione: le sue pianure dove la vista si perde, i suoi monti rosati, le sue città antiche, riservate eppure accoglienti come gli abitanti che conservano per sempre una certa ritrosia. E poi ti stupiscono con il fatalismo, una certa truffaldina arte di arrangiarsi e il gusto per l'iperbole dei veneziani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 15px;">Già, Venezia. Sono nata là, anche se solo io ne sono consapevole. E ne porto le tracce nei miei sogni, nei luoghi che ho frequentato e che riconosco, nel piacere che provo nel sentire il dialetto o meglio i dialetti della mia terra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 15px;">Ci sono tante aree italiane che desidererei vedere spazzate via dal vento e soffocate dall'acqua, cari lettori. Dovrei vergognarmi a mettere </span></span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 15px;">questo pensiero</span><span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 15px;"> nero su bianco, ma non so trattenerlo con la razionalità. E quando ascolto la dignitosa determinazione dei miei conterranei che già si adoperano per ripulire, riparare e ricostruire sento un impeto di orgoglio che non voglio reprimere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 15px;">Sì, io sono veneta. </span></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-29289915344533110882018-10-31T00:00:00.000+01:002018-10-31T00:00:35.807+01:00Samhain, tempo di pulizia con leggerezza<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcXrbsrJW6nDGY1y7rTw8gVWwr9UMTgCz_qbCHzr6nv-0ibbOXoA1zDOxYKr4XQiCR9998rRZtVed2dPUiZUq5V8mI75rZcXlMnd5QHA3qzt9HVrCaWGIPYMmbB_KECdO4FuUcpTK7cWM/s1600/John_William_Waterhouse_-_The_Crystal_Ball.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="836" data-original-width="540" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcXrbsrJW6nDGY1y7rTw8gVWwr9UMTgCz_qbCHzr6nv-0ibbOXoA1zDOxYKr4XQiCR9998rRZtVed2dPUiZUq5V8mI75rZcXlMnd5QHA3qzt9HVrCaWGIPYMmbB_KECdO4FuUcpTK7cWM/s400/John_William_Waterhouse_-_The_Crystal_Ball.jpg" width="257" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">John William Waterhouse, The glass ball</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<b><i>When I rise up</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
When I rise up above the earth,</div>
<div style="text-align: justify;">
And look down on the things that fetter me,</div>
<div style="text-align: justify;">
I beat my wings upon the air,</div>
<div style="text-align: justify;">
Or tranquil lie,</div>
<div style="text-align: justify;">
Surge after surge of potent strength</div>
<div style="text-align: justify;">
Like incense comes to me</div>
<div style="text-align: justify;">
When I rise up above the earth</div>
<div style="text-align: justify;">
And look down upon the things that fetter me.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Georgia Douglas Johnson</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando mi alzo in volo sopra la terra,</div>
<div style="text-align: justify;">
E abbasso lo sguardo su tutto ciò che mi incatena,</div>
<div style="text-align: justify;">
Sbatto le ali nell'aria,</div>
<div style="text-align: justify;">
O giaccio senza affanno,</div>
<div style="text-align: justify;">
Un'onda dopo l'altra di forza potente</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi giunge come incenso</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando mi alzo in volo sopra la terra</div>
<div style="text-align: justify;">
E abbasso lo sguardo su tutto ciò che mi incatena.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Georgia Douglas Johnson</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tempo di introspezione e di purificazione, Samhain ci offre l'opportunità di liberarci dai fardelli che appesantiscono il nostro cammino, materiale e spirituale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Vi regalo, cari lettori, la lirica di una poetessa che ho scoperto di recente. Incarna il sentimento che dovrebbe animarci in questo periodo. Pulizia con leggerezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi ricordo l'Intendimento da scrivere e bruciare stanotte, affidandone i resti all'acqua che corre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Felice Samhain e Buon Cammino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Diventare autentici, se stessi, capire che cosa del nostro percorso ha costituito per noi un guinzaglio, liberarci dai vampiri psicologici, non ha niente a che fare con l'egoismo. Più semplicemente, è la via maestra che conduce all'alleggerimento da legami, relazioni e obblighi che percepiamo come catene. Non ci indurisce, ma fortifica. E gli altri avvertono questa forza. Qualcuno, di certo e in modo inevitabile, si allontanerà, ma saranno solo coloro che non sono più in sintonia con la nostra visione del mondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sentiero per la vetta è impervio, ma lungo il cammino si possono incontrare altri impavidi esploratori. Nuovi e più consoni compagni di viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Georgia mi ha ispirato questa riflessione. Più precisamente, ha estratto con maieutica maestria i miei pensieri dallo scrigno della mente dove galleggiavano alla deriva insieme a farisaici sensi di colpa e inutili rimorsi. Ho sorriso con soddisfazione all'immagine di leggerezza che i suoi versi hanno convogliato nella mia coscienza, immaginando di avvertire il sentore dell'incenso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b> </b></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-17585371131696838102017-12-31T18:20:00.000+01:002017-12-31T18:21:33.432+01:00Senza alcun pentimento<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgshYmA0S5hKdmbReV8m1bmrsNsMKnpCKs-TU87NoqyOrKAlCBaWM1xOdpI_W7BxLEqONyT9SpVAANM0vqEXtJevbt2nUKmy2gurPAksLmkQf-W6GRWOlOKX4RBPQOakzLtUqPDtHBySSo/s1600/magritte3973.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="626" data-original-width="746" height="335" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgshYmA0S5hKdmbReV8m1bmrsNsMKnpCKs-TU87NoqyOrKAlCBaWM1xOdpI_W7BxLEqONyT9SpVAANM0vqEXtJevbt2nUKmy2gurPAksLmkQf-W6GRWOlOKX4RBPQOakzLtUqPDtHBySSo/s400/magritte3973.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"> René Magritte, La corde sensible </td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il freddo improvviso le portò alla mente un ricordo lontano. Si trovò a sorridere, con un fremito di eccitazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quelle telefonate serali nel locale della lavatrice con il gelo che attanagliava le membra. E un vortice di pensieri e sensazioni proibite. Vietate dal buonsenso. Pericolose. E per questo irrinunciabili. </div>
<div style="text-align: justify;">
Viveva quei giorni in attesa di quella presenza così reale nell'inconsistenza della mancanza di contatti fisici. Il quotidiano era ridotto allo svolgimento meccanico di attività più o meno importanti che assumevano la concretezza dei sogni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abitava il reale nel nucleo del suo egoismo, scevra di sensi di colpa. "Farisaici", pensava. "Inutili".</div>
<div style="text-align: justify;">
Avvolta e protetta come una crisalide dal turbine che quella voce era riuscita a creare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, dopo mille anni, ancora brama quell'emozione che ha i contorni magici del non realizzato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non si è pentita delle sue assenze.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non ha provato dolore per le sue mancanze. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non si è dispiaciuta per le sue pulsioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vita le ha concesso il tempo per colmare vuoti e riparare torti. </div>
<div style="text-align: justify;">
E i suoi desideri? Ancora vivi e vibranti come allora. Conservati con cura al riparo della realtà, così da essere disponibili all'occorrenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Auspico per lei mille anni ancora di brame e miraggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
E anche a voi che mi leggete auguro tanti desideri, bramosie e chimere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Senza alcun pentimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Felice Anno Nuovo e Buon Cammino.</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-87631092946942505242017-12-20T22:37:00.000+01:002017-12-20T22:41:05.004+01:00L'Anima<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVkLr9A5PqfzUqqAbt4yV4HwK19FgGG8gALAcL6IZJN-yIwhX5-969fJBECqLhUWiqQuEgk8vut2STf5VVJbduJb8Yqjt8T6Nfh91XOYw4taOjFghTUwAVrVtFQyaO7jNelqDiu-9modc/s1600/b2ff0252c67eb5f7a752d1c4990fee7f--happy-winter-solstice-art-classroom.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="300" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVkLr9A5PqfzUqqAbt4yV4HwK19FgGG8gALAcL6IZJN-yIwhX5-969fJBECqLhUWiqQuEgk8vut2STf5VVJbduJb8Yqjt8T6Nfh91XOYw4taOjFghTUwAVrVtFQyaO7jNelqDiu-9modc/s400/b2ff0252c67eb5f7a752d1c4990fee7f--happy-winter-solstice-art-classroom.jpg" width="287" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: justify;"> Karen Davis, The Winter King</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">The Soul unto itself(683)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
The Soul unto itself</div>
<div style="text-align: justify;">
Is an imperial friend-</div>
<div style="text-align: justify;">
Or the most agonizing Spy-</div>
<div style="text-align: justify;">
An Enemy- could send-</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Secure against its own-</div>
<div style="text-align: justify;">
No treason it can fear-</div>
<div style="text-align: justify;">
Itself- it's Sovereign- of itself</div>
<div style="text-align: justify;">
The Soul should stand in Awe-</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Emily Dickinson</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L'Anima per Se Stessa(683)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'Anima per Se Stessa</div>
<div style="text-align: justify;">
E' un'amica imperiale-</div>
<div style="text-align: justify;">
O la più angosciante spia-</div>
<div style="text-align: justify;">
Che un Nemico possa inviare-</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sicura di fronte al suo io-</div>
<div style="text-align: justify;">
nessun tradimento può farle paura-</div>
<div style="text-align: justify;">
Di se stessa- è Sovrana- di se stessa</div>
<div style="text-align: justify;">
L'Anima deve avere un reverente Timore-</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Emily Dickinson<br />
<br />
Solstizio d'inverno, domani. Nella "notte scura delle nostre anime" Emily mi ha suggerito questa sua lirica che sembra anticipare le teorie freudiane.<br />
Nobile amica, delatrice pericolosa, presenza ingombrante e temibile dinanzi alla quale prostrarsi con reverenza. Un "Io" sicuro di sé quando le circostanze lo permettono, l'anima diventa un alter ego minaccioso, il più nascosto e duro da sconfiggere perché scontrarsi con se stessi è una lotta impari. Lacerante.<br />
Il tema e il movimento circolare dei versi rendono questa poesia un ingegnoso espediente per riflettere sulla ricchezza di cui disponiamo, questa nascosta presenza che non smette mai di palesarsi.<br />
L'anima conosce la verità. Siamo pronti a fronteggiarla?<br />
Felice Solstizio e Buon Cammino. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-58520173873292511192017-10-31T00:00:00.000+01:002017-10-31T00:00:23.333+01:00La Notte di Hallowe'en<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"> </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span>
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://i.pinimg.com/736x/fd/ac/e7/fdace7cd232ecbab20425b76e9d10934--wiccan-witchcraft.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="296" src="https://i.pinimg.com/736x/fd/ac/e7/fdace7cd232ecbab20425b76e9d10934--wiccan-witchcraft.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;">All
Hallows Night</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Two
things I did on Hallows Night:— </span><br />
<span style="background: #ffffff;">Made
my house April-clear; </span><br />
<span style="background: #ffffff;">Left
open wide my door </span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">To
the ghosts of the year.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><br />
<span style="background: #ffffff;">Then
one came in. Across the room </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background-color: white; font-size: 11pt;">It
stood up long and fair— </span></span></span></div>
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;">
<span style="background: #ffffff;">The
ghost that was myself— </span><br />
<span style="background: #ffffff;">And
gave me stare for stare. </span></span></span><br />
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: rgb(255, 255, 255);">Lizette
Woodworth Reese</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">La
Notte di Hallowe'en</span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;"><br /></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Ho
fatto due cose la notte di Hallowe'en:</span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Pulito
a fondo casa mia</span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">E
spalancato la porta</span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Ai
fantasmi dell'anno.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Ne
è entrato uno</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">E
se ne stava bello eretto.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Il
fantasma di me stessa.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Che
ha ricambiato il mio sguardo.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Lizette
Woodworth Reese</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Oggi
quasi sconosciuta, Lizette era una poetessa molto popolare alla fine
dell'Ottocento e nei primi anni del Novecento. </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Mi
piace il suo stile conciso e la sua voce coinvolgente, mai
melensa. Questa lirica è paradigmatica: in poche righe parla di
una festa tradizionale e di una presa di coscienza. </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">La
voce narrante racconta dei preparativi per una celebrazione evidentemente
importante: le pulizie accurate e la porta aperta. Gli ospiti devono poter trovare un ambiente accogliente e una calda ospitalità. Come già sapete, cari lettori, le genti di eredità celtica sono solite pensare che il 31 ottobre non esistano più barriere tra gli esseri viventi e i morti e che entrambi possano riunirsi e condividere una festa rituale.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Si compie la magia e uno spirito entra: la breve descrizione della poetessa ci rimanda l'immagine di un'entità affatto timida. Bello fiero, il fantasma ricambia lo sguardo dell'autrice che scopre l'ironica verità. I fantasmi più spaventosi appartengono al passato, di solito, e incarnano gli errori compiuti, le decisioni che hanno influenzato l'intera nostra vita, i rimpianti e i rimorsi. </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">L'occhiata che l'autrice scambia con se stessa non è descritta, ma presumiamo che implichi l'accettazione e il superamento di tutto ciò che è stato. Né paura né vergogna. Solo fiera consapevolezza. </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Nell'autentico spirito di Samhain, lettori cari, vi invito a ospitare i vostri fantasmi stanotte. Accoglieteli con gioia, fate pace con loro e affidate loro le vostre incertezze e sofferenze. </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Ma, in primis, rappacificatevi con voi stessi.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">E adesso...l'Intendimento!</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;">Felice Samhai e Buon Cammino. </span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: 11pt;"><span style="background: #ffffff;"><br /></span></span></span></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-86084436947017821302017-01-05T17:29:00.002+01:002017-01-05T17:33:06.915+01:00Fatta in Cielo: una Storia epica<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjSqvGbUpNivBiBLnUS2UrjJXFPO5KiIT-qDYvit0GjDdTqyQKgEqf9-9PDkDDF-s-cPG7ufrdVhV2usXvzfpMTKipoy44PfanFSmFuiA2QeBqSG60JTdNfySex2fJB6u9KKNlA5mKKPw/s1600/xmiranda.jpg.pagespeed.ic.z7LExC8u0l.webp" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="278" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjSqvGbUpNivBiBLnUS2UrjJXFPO5KiIT-qDYvit0GjDdTqyQKgEqf9-9PDkDDF-s-cPG7ufrdVhV2usXvzfpMTKipoy44PfanFSmFuiA2QeBqSG60JTdNfySex2fJB6u9KKNlA5mKKPw/s400/xmiranda.jpg.pagespeed.ic.z7LExC8u0l.webp" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">J. W. Waterhouse</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;"><span style="font-family: inherit;">Flambant neuf scrisse questa </span><span style="font-family: inherit;"><span style="font-weight: bold;">poesia</span><span style="font-weight: bold;"> </span><span style="font-weight: bold;">e</span><span style="font-weight: bold;">pica qualche anno fa e, bontà sua, volle</span><span style="font-weight: bold;"> </span><span style="font-weight: bold;">dedicarmela. Era rimasta in archivio, ma, per fortuna, la magia delle affinità ha riport</span><span style="font-weight: bold;">ato alla luce questa storia.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Che narra dell'aspirazione più alta dell'essere umano, il desiderio della libertà di perseguire il proprio sogno.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Niente di più adatto al periodo, che io vivo come una sorta di sospensione temporale nell' improrogabile successione dei giorni del resto dell'anno.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Di nuovo magia...Quella delle dodici notti che vanno da Natale all'Epifania.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Questa poesia è il mio dono nella calza della Befana, la mia festa preferita.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Per tutti voi, lettori cari. E per me.</span></span><br />
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Buona Befana e Buon Cammino</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: inherit;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><br /></span></span>
</span></span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 1.5; max-width: 570px; min-width: 570px; width: 570px;">
<span original_font_size="12pt" style="line-height: 1.5;"><span style="font-family: inherit;">La<span style="line-height: 1.5;"> </span>scelta della “structured poem”, seppure liberamente interpretata, era dettata dall’esigenza di dare una struttura alle tre stanze in modo che ritmo, contenuto e<span style="line-height: 1.5;"> </span>forma fossero intimamente legati. Il layout di <i style="line-height: 1.5;">Made in Heaven: an Epic Tale</i> rispecchia quindi un progetto ambizioso e quanto io sia riuscita nel mio intento è misurabile. Il lettore dovrebbe cadere in un baratro, per poi<span style="line-height: 1.5;"> </span>librarsi in volo ed infine trovare riposo nel nido: se prova le vertigini, si sente stordito ed amareggiato, poi sempre più leggero fino a sfidare la legge di gravità, ed infine avverte una sensazione di “arrivo a destinazione” e pace, allora la poesia è riuscita nel suo intento.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 1.5; max-width: 570px; min-width: 570px; width: 570px;">
<span original_font_size="12pt" style="line-height: 1.5;"><span style="font-family: inherit;">Le tre stanze narrano l’esperienza umana nella sua universalità<span style="line-height: 1.5;"> </span>e tragicità ma l’ultima, più consolatoria,<span style="line-height: 1.5;"> </span>lascia intravedere un finale aperto alla speranza e alla auto-determinazione. La donna bionda del finale non è perfetta, ma ha conservato la bellezza e la forza, trovando il suo equilibrio in un ambiente naturale congeniale. Il Paradiso è perduto, ma ci sono luoghi fisici e della mente dove lei<span style="line-height: 1.5;"> </span>può ancora riavvicinarsi al progetto divino originario.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"></span></span><br /></span>
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 1.5; max-width: 570px; min-width: 570px; width: 570px;">
<span original_font_size="12pt" style="font-family: inherit; line-height: 1.5;">La poesia è dedicata ad una donna reale, musa ispiratrice e protagonista. L’impulso a scriverla fu dettato da un sentimento di amicizia, di ammirazione e stima, ma anche dalla tenerezza e dall’empatia. Nell’intenzione originaria<span style="line-height: 1.5;"> </span>desideravo che il tono forzatamente solenne dovesse per questo risultare necessariamente ironico, leggero e scanzonato, disincantato, ma il risultato finale <span style="line-height: 1.5;"> </span>è molto diverso, a mio avviso. E trovo conferma di ciò nella perfetta traduzione in lingua italiana.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span original_font_size="12pt" style="line-height: 1.5;"><br /></span>
<span original_font_size="12pt" style="line-height: 1.5;">Flambant neuf</span></span></div>
</div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: 16pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 16pt;"><br /></span>
<span style="font-size: 16pt;">Made
in Heaven: An Epic Tale</span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">I.
The Fall</span></span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 16pt;">A
creature made in heaven, for heaven, in perfection,</span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 16pt;">Ate
the forbidden fruit, out of deception,</span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">And
when Earth-bound like Alice head- down fell</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB">She
suddenly realized that Wonderland </span></span></span>
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Was
just a fairy tale, a dream.</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">And
there’s no Hatter,</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB">Rabbit,
Hare, </span></span></span>
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">No
Queen</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB">On
Planet Earth, </span></span></span>
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">And
Paradise is lost.</span></span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 16pt;">Lost.</span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 16pt;">II.
The Flight</span></span></div>
<div lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;">Had
I Queen’s English most refined speech </span></span>
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Could
better tell how hard she did fight</span></span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 16pt;">With
passion, hope, courage and might,</span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;">Like
once King Arthur did, </span></span>
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">With
his magic sword,</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">And
never gave up but she looked for words</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">To
tell her secret, her strong-felt desire</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB">To
soar, to rise and fly </span></span></span>
</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB">Higher
and higher</span></span></span><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB">.</span></span></span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 16pt;">III.
The Nest</span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Among
rugged cliffs and gentle hills of green</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Where
dwells a Celtic spirit strong,</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">And
gusts of wind are ruffling her hair blond</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Her
light-filled eyes are sparkling.</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">An
ancient Bard is singing an old song:</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Her
brave heart finds its peace at last, her mind a rest,</span></span></span></div>
<div align="CENTER" lang="en-GB" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;">Because
of all man’s goals </span></span>
</span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span>
</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Freedom’s
the best.</span></span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB"><br /></span></span></span>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Flambant neuf</span></span></span></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Fatta in Cielo: una Storia epica</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">I. La Caduta</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Una creatura fatta in cielo, per il cielo, perfetta.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">Con l'inganno si cibò del frutto proibito,</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">E quando cadde sulla Terra, a cui era destinata, come Alice, a testa in giù</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">si rese conto, tutt'a un tratto, che il Paese delle Meraviglie</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB" style="font-family: inherit;">era solo una fiaba, un sogno.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Né Cappellaio Matto,</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">né Biancoconiglio o Lepre Marzolina,</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">non c'è Regina di Cuori</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">sul pianeta Terra.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">E il Paradiso è perduto.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Per sempre.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;">II. Il</span></span><span style="font-size: 21.3333px;"> Volo</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Potessi avere la padronanza dell'aulica lingua</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">riuscirei a raccontare con quanta forza,</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Passione, speranza e coraggio lei ha combattuto,</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Come il mitico Re Artù</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">con la sua spada magica.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Non si è mai arresa e ha rincorso le parole adatte </span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">a narrare il suo segreto, il suo ardente desiderio</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">di librarsi in volo.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Sempre più in alto.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">III. Il Nido</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Tra aspre scogliere e morbide verdi colline</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">dove dimora il potente spirito dei Celti,</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">solo là dove le raffiche di vento le arruffano i biondi capelli</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">i suoi occhi brillano pieni di luce.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Il suo cuore coraggioso trova pace infine la mente si acquieta,</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">là dove un antico Bardo intona il suo carme.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">Di tutte le umane aspirazioni</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-family: inherit; font-size: 21.3333px;">è la Libertà la migliore.</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><br /></span></span>
</span><span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><span style="font-family: inherit;">Tradotta da Nightprowle</span><span style="font-family: "centaur" , serif;">r</span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 21.3333px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB"><b><br /></b></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "centaur" , serif;"><span style="font-size: 16pt;"><span lang="en-GB"><b><br /></b></span></span></span></div>
</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-33791332658373216542016-12-01T07:20:00.000+01:002016-12-01T07:20:02.020+01:00Il giorno fu pieno di lampi <div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZhtYcRem2IzpFbzHMZ2TTmpfkd1HvmN82JBuxPUuz4r5PSSul89jXhDZfm-Yy84KkyZzW6Fe219ZcgbRelvHQrV3NPBL3QEgSOY2nNagBCyMHiS9CftZt_XYtqL_XWkmoF5hqpsYH-n0/s1600/cavallina_storna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZhtYcRem2IzpFbzHMZ2TTmpfkd1HvmN82JBuxPUuz4r5PSSul89jXhDZfm-Yy84KkyZzW6Fe219ZcgbRelvHQrV3NPBL3QEgSOY2nNagBCyMHiS9CftZt_XYtqL_XWkmoF5hqpsYH-n0/s400/cavallina_storna.jpg" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">A. Possenti, Cavallina Storna<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">La prima finestrella è un appuntamento importante per me. Ormai lo sapete. Un rito da rispettare che inaugura un periodo che voglio continuare a vivere in modo intenso e interiore.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Quando Flambant neuf mi ha raccontato questa storia profonda e poetica le ho chiesto il dono di avere le sue parole sul mio blog, il primo giorno di Dicembre.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Ha voluto compiacermi e, oggi, con tanta dolcezza, apro la mia finestrella con voi.</span></div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><b>Il giorno fu pieno di
lampi</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><b><br /></b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">E’ sorda, ma quando le
parlo capisce ogni singola parola. Penso che sia anche merito della
mia voce se riesco a catturare la sua attenzione. E’ stata una
delle prime persone a capire le mie frasi di bambina, una delle prime
a gioire nel sentir pronunciare “Zia” con la esse sorda, “ssiia”.
Adesso le leggo le poesie e la mia voce è assai diversa da quella
della bambina con la coda di cavallo raccolta dal fiocco rosa
dell’uovo di Pasqua. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-size: small;">[…“O cavallina,
cavallina storna, </i></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>che portavi colui che non ritorna;</i></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
<i></i></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i><i>tu capivi
il suo cenno ed il suo detto! </i></i></span></div>
<span style="font-size: x-small;"><i>
<div style="text-align: justify;">
<i>Egli ha lasciato un figlio
giovinetto;…]</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
</i></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Alle sei del pomeriggio è
ancora molto vigile. Ma è quasi sera. Mi ascolta con la consueta
attenzione e curiosità. “Parla del padre, vero? Il padre era stato
ucciso e la cavalla lo ha riportato a casa.” “Sì, ma fammi
finire,” le dico.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small; font-style: italic;"><br /></span></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>[…Tu l’hai
veduto l’uomo che l’uccise: </i></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
<i></i></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i><i>esso t’è qui nelle pupille
fise.</i></i></span></div>
<span style="font-size: x-small;"><i>
<div style="text-align: justify;">
<i>Chi fu? Chi è? Ti voglio dire un nome. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>E tu fa cenno.
Dio t’insegni, come”.]</i></div>
</i></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small; font-style: italic;"><br /></span></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">“
La cavalla ha risposto alla madre, la madre sa chi ha ucciso il
padre, vero?” Parliamo insieme di quanto sia naturale per gli
animali comunicare con gli uomini e lei mi chiede se anche Ati sappia
capirmi e farsi capire. Le rispondo di sì, le dico quanto sia
affettuoso e parli con gli occhi languidi e le fusa. Lei sorride, con
lo stesso sorriso che mi rassicurava quando ero bambina. Poi è la
volta di Carducci e la poesia del melograno- dai- bei- vermigli-fior.
Si commuove al pensiero del piccolo figlio e mi chiede di rileggerle
la strofa.</span></div>
<span style="font-size: x-small;">
</span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-size: small;">[… sei nel la terra
fredda,</i></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>sei ne la terra negra;</i></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
<i></i></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i><i>né il sol più ti rallegra</i></i></span></div>
<span style="font-size: x-small;"><i>
<div style="text-align: justify;">
<i> né
ti risveglia amor.]</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
</i></span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Non le parlo di metafore,
di </span><em><span style="font-size: x-small;">enjambement, </span></em><em><span style="font-size: x-small;"><span style="font-style: normal;">perché
non ne abbiamo bisogno. La “pargoletta mano” è l’espressione
che le piace di più. La tristezza di questa poesia è dolce alle sue orecchie, ma cerca di cambiare discorso perché sono le sette e fuori
è sera e il buio, si sa, richiama alla mente il fato inesorabile di
ogni essere vivente.</span></span></em><span style="font-size: x-small;"> Leggiamo anche </span><span style="font-size: x-small;"><i>A
Silvia</i></span><span style="font-size: x-small;">. Capisco quanto sia facile parlare di
morte con lei, e di ricordi. E di rimpianti. Lei annuisce quando le
ricordo che Leopardi si duole di non aver goduto appieno della vita.
Sono quasi le otto e fuori è sera. Ha le mani gelide, nonostante sia
rannicchiata accanto al termosifone. Penso sia l’ora di congedarmi
da lei e di augurarle la buonanotte. Ma sono io ora a voler rileggere
</span><span style="font-size: x-small;"><i>La mia sera.</i></span><span style="font-size: x-small;"> Lo faccio
a voce alta, ma solo a me stessa perché lei è assente, ormai. Io
no. Io sono qui con lei, più viva che mai. Ho solo anch’io tanta,
tanta voglia di dormire. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small; font-style: italic;"><br /></span></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i>[…Don … Don …
E mi dicono, Dormi!</i></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
<i></i></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><i><i>mi cantano, Dormi! sussurrano,</i></i></span></div>
<span style="font-size: x-small;"><i>
<div style="text-align: justify;">
<i>Dormi!
bisbigliano, Dormi!</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>là, voci di tenebra azzurra …</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Mi
sembrano canti di culla,</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>che fanno ch’io torni com’era
…</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>sentivo mia madre … poi nulla …</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>sul far della sera.]</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
</i></span>Flambant neuf<span style="font-size: x-small;"><i><div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</i></span><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-81062304509840791972016-11-19T16:59:00.000+01:002016-11-20T16:33:22.816+01:00Posficara racconta<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje8_yEt78F3lAPWHTVio6JCTJMn6bVj75-x3hf4RdsvekaPyrGEcmQSa-ZsAPFzavGf6ky5hf7KzzgeejvH0Oub7ai3fJDtc7LdmzRiDFrBW-a9LDdcH484-O9rLaW0bcuOChSJmcldTE/s1600/IMG_1005-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje8_yEt78F3lAPWHTVio6JCTJMn6bVj75-x3hf4RdsvekaPyrGEcmQSa-ZsAPFzavGf6ky5hf7KzzgeejvH0Oub7ai3fJDtc7LdmzRiDFrBW-a9LDdcH484-O9rLaW0bcuOChSJmcldTE/s320/IMG_1005-1.jpg" width="240" /></a></div>
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Un contributo di Posficara. Prezioso e coinvolgente. Parla di spiritualità, un tema a me caro, e lo fa con la maestria tipica della nostra affezionata commentatrice. </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Buon viaggio.<br />
<br />
Nightprowler</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
La felicità, che il
lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente è una di
queste.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
J. Saramago</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Giappone 2016: i templi.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il fascino dell’oriente
è dato anche dal sincretismo religioso; mi accingo a visitare il
tempio scintoista di Meiji-jingu: una porta in legno grigio imponente
ci immette in un bosco dove il contatto con le forze della natura
dovrebbe essere totale. Armonia e fusione con il tutto, perdita della
propria identità, rigoroso rispetto per il creato, sono alla base
di questa affascinante religione.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Lo spazio antistante al
tempio mi appare come un set: due sposi nei loro kimoni tradizionali
sfilano sotto un ombrello rosso tenuto aperto da un suggestivo
maestro di cerimonie ed incedono lentamente alla testa di una lunga
fila di invitati. Il caleidoscopio di colori degli abiti delle
ragazze contrasta con il candore di quello della sposa che mi appare
affascinante e misteriosa. Con lo zoom rapisco il suo volto che è di
perla. Solo le labbra sono di un rosso vermiglio. Uno strano
copricapo la nasconde. Mi spiegano che serve a coprire le corna della
cattiveria al fidanzato prima della cerimonia. Ed infatti, diventati
marito e moglie, ora che l’inganno è stato perpetrato, la ragazza
se lo toglie: la sua bellezza è sfolgorante, con l’acconciatura
raccolta e intrecciata da delicati fiori bianchi. Il rito della foto
di famiglia ci proietta in un passato remoto, in una cultura antica
sfiorata solo dal cinema.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il tempio buddista
Senso-ji mi catapulta in una spiritualità che fatica a conciliarsi
con la nostra razionalità occidentale. La porta, sormontata da
guardiani minacciosi, mi fa temere un dio vendicativo mentre ragazze
in kimoni multicolori si fanno fotografare dai turisti alla ricerca
di un minuto di notorietà.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Lo spazio sacro segue
inaspettatamente una minuscola e soffocante via dello shopping; qui
si è invitati a riti di purificazione con acqua da versarsi nelle
mani, prima a sinistra poi a destra, da portare alla bocca con
piccoli contenitori dal lungo manico di legno che poi, con fare
sapiente, verrà lavato affinché il pellegrino successivo non venga
contaminato dalle nostre scorie. Un fumo sale lento da un braciere e
i fedeli, con gesti avvolgenti, se ne circondano per mondarsi dal
male. Solo ora è possibile salire verso l’altare dove un pantheon
di dei è forse disposto all’ascolto. Reverenze ed inchini rituali
precedono il battito delle mani per richiamare l’attenzione del
divino, poi, con le mani giunte, ognuno si abbandona alla preghiera;
un nuovo doppio inchino sancisce la fine del rito. Cilindri di legno
agitati come maracas per ricavarne auspici, biglietti appesi come ex
voto, riti propiziatori pagati da ricchi committenti, presenziati da
sacerdoti che sfilano con offerte votive: un mondo intero mi ruota
attorno intento nella sua ricerca ultima: quella di uscire dal ciclo
delle rinascite e raggiungere il Nirvana. Ne resto profondamente
affascinata e mi chiedo se la magia che emana l’anima del mondo sia
persa per sempre nel nostro frenetico occidente.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fushimi-inari. Fin dalla
porta l’arancione mi colpisce come un disegno infantile. Il colore
che allontana il male e protegge dagli influssi negativi è ovunque:
tetti, pareti, immense pagode, costruzioni simmetriche laterali allo
spazio prospiciente il tempio, piccole costruzioni che si inerpicano
in salita trasmettono gioia. Arrivo ad una serie di porte così
ravvicinate da creare una galleria che poi si dirama in due bracci;
solo tornando, sul retro, vedo le scritte votive nere che, in modo
criptico, tentano un contatto con la divinità. Entrare dentro è
come percorrere un tunnel spazio-temporale ed essere proiettati in
un’altra dimensione. La magia intorno mi spinge fuori dal mondo. Il
parco si estende a perdita d’occhio e le costruzioni in lontananza
si perdono nel verde.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Il tempio di
Sanjusangen-do , uno dei più antichi di Kyoto, sta per svelarmi il
suo fascino ma prima è rigorosamente indispensabile mettersi in fila
per uno. Scalza entro in un lugubre salone dove un legno scuro è in
parte illuminato da una miriade di statue in oro tutte allineate
davanti ai nostri occhi. Con il passare dei minuti la vista si abitua
al buio e una delle meraviglie del mondo mi si offre: la dea Kanon,
dea della misericordia nel buddismo, è al centro con le sue 40
braccia con ognuna delle quali può salvare 10 persone; è circondata
da altre 1000 statue, 500 a destra e 500 a sinistra con le stesse </div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
fattezze. Il numero dei salvati appare quindi enorme e ognuno spera
di essere tra questi.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Statue giganti minacciose
proteggono la dea e le sue 1000 repliche. Avanzando con circospezione
sono combattuta tra speranza e paura. Chiedo informazioni alla guida
sul pantheon buddista e Nanako mi informa che il Buddha non è un dio
unico ma molteplice, l’illuminato, colui che è uscito fuori dal
tormento delle reincarnazioni. Le dee e gli dei del secondo livello,
tra cui Kanon non hanno ancora raggiunto l’illuminazione e sono più
vicini agli uomini.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
“La raggiungeranno?”
chiedo con la mia solita razionalità. Nanako mi guarda perplessa e
mi dice che non è una domanda da porsi, è insulsa; loro sperano
comunque che non accada perché si allontanerebbero dagli uomini.
Ascolto attenta ma le sue parole mi sono oscure; se voglio capire
devo spogliarmi dall’eredità di san Tommaso d’Aquino.</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Lascio il mistero e il
fascino del tempio mentre il cielo si fa plumbeo e comincia a
nevicare.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
L’ultimo tempio è
quello di Kiyomizudera.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ancora edifici di un
arancione brillante si aprono davanti ai miei occhi con la sensazione
della assoluta ripetitività. Ciliegi in fiore, i primi, rendono lo
spettacolo ancora più suggestivo. Lo sguardo va verso il basso dove
la città mi appare immensa. Ecco che però, avvicinandomi
all’edificio principale, i colori cambiano repentinamente. Sono il
grigio e il marrone a caratterizzare questa costruzione; sospesa nel
vuoto, sorretta da tronchi di incredibile altezza, con il tetto
ricoperto da corteccia di cipresso, si stenta a non considerarla
parte del creato. Costruito per non durare perché tutto deve tornare
alla terra, il santuario sarà logorato dal tempo; ecco che, nel
silenzio, una foresta sta già crescendo e tra 200 anni i suoi
tronchi andranno a sostituire quelli rovinati.
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
E penso alle tracce
millenarie della nostra civiltà, alle nostre abitazioni che
sfideranno i secoli, a come sia difficile liberarsi dagli oggetti,
dalle cose, come se fossero talismani a cui aggrapparsi per trovare
chissà quali sicurezze.<br />
<br />
Posficara </div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-39330837454595276732016-10-31T00:04:00.002+01:002016-11-11T14:58:03.546+01:00Sempre più a fondo su Samhain- la Cailleach<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8gO2rZyU_Q4kyXKuWhxE4dG0WoN4GgTjq6EBBplvWM_8vLkoSDclSSDFQHTCK3v2GZHR72VR44pwYZ6e3LbvkzwjG3BguC_rzU_aSFR_MJYTbXDNy0WMji-QWrWe4RcK-Flr0rdLdc_8/s1600/cailleach-bheur.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8gO2rZyU_Q4kyXKuWhxE4dG0WoN4GgTjq6EBBplvWM_8vLkoSDclSSDFQHTCK3v2GZHR72VR44pwYZ6e3LbvkzwjG3BguC_rzU_aSFR_MJYTbXDNy0WMji-QWrWe4RcK-Flr0rdLdc_8/s400/cailleach-bheur.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Quest'anno voglio celebrare la mia festività più amata con un ulteriore approfondimento che racconti della Cailleach, che sembra sorgere a Samhain, responsabile del freddo e del tempo insidioso, e trasformarsi in pietra a Imbolc.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nelle mitologie irlandesi e scozzesi, la Cailleach , conosciuta anche come Cailleach Bheur in Scozia, Cally Berry in Nord Irlanda, Cailleach ny Groamch sull'Isola di Man, la Strega di Beare o Digne in Irlanda, è una strega divina, una creatrice e, quasi certamente, una divinità ancestrale. Il nome Cailleach, "vecchia donna" o "strega", deriva dal gaelico antico "cailleach" (velato).<br />
Di aspetto terrificante, con un solo occhio di soprannaturale acutezza sul viso bluastro illuminato da denti rossi e capelli bianchi come neve, indossava abiti grigi e uno scialle sbiadito.<br />
Con la mano destra brandiva un bastone incantato o un martello con il quale colpiva il terreno dando vita a lame di ghiaccio.<br />
Alla fine dell'inverno, si narra che la Cailleach si tramutasse in un macigno grigio fino alla fine della stagione calda. Si riteneva che la pietra fosse sempre umida perché al suo interno scorreva la vita della Dea.<br />
Secondo alcune leggende, il risveglio della Natura e il ritorno del sole a primavera la facevano infuriare a tal punto da indurla a scagliare il suo bastone sotto un arbusto di agrifoglio per poi scomparire in una nube di rabbia. Questo spiegherebbe il perché l'erba non cresca sotto tali piante.<br />
<br />
I Celti primitivi amavano il lato oscuro dell'esistenza. Abbracciavano la guerra come un'amante e si gettavano seminudi in battaglia intonando inni pieni di boria. Ritenevano che la morte fosse il punto centrale di una lunga vita e non la fine dell'esistenza. Non era inconsueto, per loro, prestare il denaro e accordarsi per la restituzione in una vita futura.<br />
L'oscurità era associata a nuovi inizi, la profondità buia del terreno accoglieva il seme, aumentandone la potenzialità. Il nuovo giorno iniziava al tramonto, l'anno nuovo a Samhain, inizio della stagione oscura.<br />
Nella mitologia celtica la saggezza del buio era spesso espressa da potenti figure femminili, il cui ruolo consisteva nel catalizzare il cambiamento attraverso il potere trasformativo dell'oscurità, dalla morte alla nuova vita.<br />
La Cailleach è senza dubbio la Dea Oscura, una delle tre personificazione della Grande Dea.<br />
E' la divinità più antica, piena di saggezza e esperienza di vita e morte. L'autunno e l'inverno sono le stagioni del suo regno, dove il cerchio della vita si muove verso e attraverso lo stadio imprescindibile della morte.<br />
Governa l'Oltretomba, che accoglie tutte le anime indipendentemente dal loro comportamento terreno e dove esse possono riposarsi e prepararsi alla rinascita fisica futura.<br />
Non stupiscono gli atteggiamenti di paura e sconcerto nei confronti della Dea Oscura, che rappresenta gli aspetti più dolorosi della nostra condizione umana: morte, distruzione, timori e misteri.<br />
Non possiamo negare la sua presenza, nonostante i nostri tentativi di relegarla in spazi da cui la mente rifugge. Lei prende la sua rivincita emergendo nei nostri peggiori incubi e incarnando i nostri più profondi timori.<br />
Eppure, se potessimo imparare a fronteggiarla, accettando, così facendo, la nostra natura più oscura, acquisiremmo la capacità di percepire la sua profonda saggezza e forza prodigiosa. Entrambe necessarie alla guarigione delle nostre ferite emotive, verso una vita spirituale più completa e appagante.<br />
Questo è il mio augurio di quest'anno, cari lettori: l'acquisizione di una serenità di spirito che prescinda dagli affanni del quotidiano.<br />
<br />
E adesso...l'Intendimento!<br />
Felice Samhain e Buon Cammino.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-79922062726514636472016-05-07T21:15:00.000+02:002016-05-07T21:15:37.831+02:00Dublino tra risate, fantasmi e cimiteri<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidUmUmtbP-kdKZtN5MXZKU0x6KaVRVx9dgCL2khzVYPl9yq3qJgjZnG_9dzpwLAFK9SxazmRNkMWKf7N57_3BeFoC1a1kqHEaZxxRkmJZpUZdoUXbc3TpX2-DqDxuXijADrvk08Cz34Bg/s1600/IMG_20160413_095433.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidUmUmtbP-kdKZtN5MXZKU0x6KaVRVx9dgCL2khzVYPl9yq3qJgjZnG_9dzpwLAFK9SxazmRNkMWKf7N57_3BeFoC1a1kqHEaZxxRkmJZpUZdoUXbc3TpX2-DqDxuXijADrvk08Cz34Bg/s320/IMG_20160413_095433.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">St. Mary's Cemetery, Howth</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Un tempo sospeso i sette giorni a Dublino. Gabbiani, nebbia e vento. Tra stimoli culturali, sempre presenti, lunghe strisce di grigio tra cielo e mare, calore celtico e cimiteri accoglienti.<br />
Grazie a P. per aver regalato a tutti noi questo suo ricordo e a me il piacere della condivisione.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le strade di Dublino sono vivaci e trafficate ma è una città a portata d’uomo, accogliente e divertente, anche con la pioggia. L’esile ma altissima torre d’acciaio chiamata “The Spire” è un punto di riferimento per i turisti perché la si può vedere anche da molto lontano e se sei perso ti guiderà proprio lì, in O’Connell Street. Qui, un elegante edificio georgiano, il General Post Office, ci ricorda l’Easter Rising del 1916 ed il potente ossimoro del poeta William Butler Yeats : “a terrible beauty is born” . Per lui gli irlandesi che avevano deciso di essere artefici del proprio destino e di volere la libertà, anche a costo della morte, erano terribilmente belli. I can’t blame him! Il giorno prima io e R. avevamo conosciuto per strada le donne dell’Easter Rising, molte delle quali erano vedove, ovviamente. Erano elegantemente vestite a lutto ed indossavano larghi cappelli neri. Sotto quei deliziosi cappelli qualche ricciolo rosso mostrava la loro femminilità, sottolineata anche dalle gonne lunghe ma strette.</div>
Respiri la storia dovunque nelle strade di Dublino, e letteratura anche. La statua di James Joyce è in Earl Street, all’incrocio con la O’Connell. La statua è rivolta verso il Post Office e The Spire. Osservo la postura: “defiant” è l’aggettivo che mi viene in mente. Le gambe, incrociate a forbice, svelano l’incertezza di chi resta ma vorrebbe andarsene per sempre (lui lo fece). Si appoggia al bastone ( The Prick with the Stick lo chiamano qui) ma il mento è sollevato in un gesto di sfida e arroganza che, a guardar bene, sono misti a tristezza. Chi ha letto Ulysses capisce di cosa era capace di fare questo scrittore pur di scandalizzare. Se Yeats celebrava il popolo irlandese, Joyce lo accusava. Yeats celebrava l’orgoglio nazionale, Joyce denunciava la paralisi dei dubliners nei Dubliners. Eveline è il nome di una giovane ragazza, protagonista del secondo più famoso racconto dei Dubliners: sogna di lasciare la città e di imbarcarsi per Buenos Aires perché l’aria di Dublino non è così buona, anzi è irrespirabile e la casa una prigione. Ma resta, immobile, paralizzata appunto, incapace di reagire.<br />
Io e R. incontriamo Eveline, ma quella vera, in carne ed ossa, ossia la nostra guida. E’ una bella ragazza con in capelli rossi e mi sorride sempre. “Very friendly,” penso. Ci accompagnerà ai Botanical Gardens e ci promette che lì vicino potremo visitare il Cimitero di Glasnevin. R. è al settimo cielo. I can’t blame her! Decidiamo di visitare prima il cimitero, i giardini possono attendere, in fondo. E non restiamo deluse. All’entrata c’è una mappa che illustra le tombe dei più famosi irlandesi: leggo il nome di Michael Collins e sento la pelle d’oca. Passeggio con Eveline ( non so più quale delle due adesso) tra le centinaia di tombe, con le loro lapidi grigie, alte, alcune con degli angeli, le croci celtiche sono ovunque; leggo nomi di intere famiglie sepolte ma il mio sguardo è in cerca di quella di Michael Collins, la mia memoria visiva sempre pronta ad inviarmi il volto di Liam Neeson. La trovo, la croce è più alta del normale, svetta tra le altre e ci sono tanti fiori freschi sul marmo. Ripenso all’altro cimitero che abbiamo visitato il giorno prima, quello dei marinai di Howth, più piccolo ma non per questo meno suggestivo. I gabbiani gridavano instancabili volando da un tetto all’altro, poi verso il mare. A Glasnevin non si sentono i gabbiani, c’è un gran silenzio e l’odore delle siepi e dei giganteschi alberi di un viale. Ed io sono con Michael Collins. Io e R. ci facciamo fare una foto da uno studente. Come è difficile assumere una posa naturale! La controlliamo: stiamo ridendo entrambe,” we are mirroring each other”, e il linguaggio del corpo non mente.<br />
Eveline, quella in carne ed ossa ed i capelli rossi, ci riporta in città, dopo la visita ai giardini. Pensavo di tornare alla realtà, per così dire, ma passiamo da Merrion Square ed incontriamo Oscar Wilde, sdraiato su una roccia. Ci osserva dall’alto e il messaggio del suo corpo mi appare inequivocabile: non è un sorriso il suo, ma piuttosto una smorfia. Labbra tirate, bocca storta: non approvazione, penso. O disgusto? Forse anche disprezzo. Mi ricordo la regola del “cluster” e osservo anche la postura del corpo, per una valutazione più accurata. Scomposto, seppure impeccabile negli abiti che indossa, asimmetricamente sdraiato mi mostra la sua totale indifferenza nei confronti dei passanti. I can’t blame him! Un grande comunicatore anche nella sua immobilità e silenzio. Ricordo uno dei suoi tanti aforismi : “ To be natural is such a difficult pose to keep up.”<br />
Salutiamo Eveline, quella in carne ed ossa ed i capelli rossi, con il suo accento adorabilmente irlandese e pensiamo di dare un’occhiata ai negozi ma vediamo un gruppo di persone vestite a lutto, con abiti del secolo scorso davanti al Post Office che fanno parte di un corteo funebre. C’è una lunga bara nera, nera come i larghi cappelli delle ladies e le giacche dei gentlemen. Mi dicono che stanno partecipando al funerale dell’Irish Heritage perché il governo ha fatto poco e nulla per salvarlo. Io e R. decidiamo di sposare la causa e seguire il corteo.<br />
Che bello sentirsi così vive a Dublino, pur in mezzo a tanti fantasmi!<br />
<br />
Flambantneuf<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
<br />Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-15105025477536690282016-03-20T16:29:00.001+01:002016-03-20T19:30:15.634+01:00Boschi, nubi, vecchi sogni a Primavera<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2ZgcikAPpTfcOMJCLlxpynEoyWCKko-8-AD-XS2Wl9iLJcGDfJIje2aitGOVKZ91DUJbQcDdAJb2VVZo60sS5zYz5MDnBk-WU1j2-3G5-vrQJA1mvNKGCCDbXrunuNPISjyeKd8a6cm4/s1600/bosco_in_primavera.JPG.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2ZgcikAPpTfcOMJCLlxpynEoyWCKko-8-AD-XS2Wl9iLJcGDfJIje2aitGOVKZ91DUJbQcDdAJb2VVZo60sS5zYz5MDnBk-WU1j2-3G5-vrQJA1mvNKGCCDbXrunuNPISjyeKd8a6cm4/s320/bosco_in_primavera.JPG.jpeg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<br />
Equinozio di Primavera.<br />
È Jack a darmi l'ispirazione, stavolta. Con le sue scene memorabili, le discussioni filosofico-morali, la droga, il sesso, l'anelito alla libertà e la poesia della natura.<br />
Vi regalo uno dei momenti che preferisco.<br />
Felice Equinozio e Buon Cammino.<br />
<br />
<br />
"I felt like lying down by the side of the trail and remembering it all. The woods do that to you, they always look familiar, long lost, like the face of a long -dead relative, like an old dream, like a piece of a forgotten song drifting across the water, most of all like golden eternities of past childhood or past manhood and all the living and the dying and the heartbreak that went on a million years ago and the clouds as they pass overhead seem to testify ( by their own lonesome familiarity) to this feeling."<br />
<br />
Jack Kerouac, "The Dharma Buns"<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
"Era come se fossi sdraiato sul bordo del sentiero e mi ricordassi di tutto. Nei boschi è così, ti sembra sempre di conoscerli come il volto di un parente da tempo deceduto, come un vecchio sogno, come un pezzo di un motivo dimenticato che va alla deriva, ma, soprattutto, come i momenti più preziosi della tua fanciullezza o del tuo diventare uomo e tutto il vivere e il morire e il colpo al cuore di un milione di anni fa e le nubi che ti passano sulla testa sembrano sottolineare tutto ciò, grazie alla loro solitaria vicinanza. "</div>
<br />
Jack Kerouac, "I Vagabondi del Dharma"<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-15655616042058311662015-12-31T17:03:00.000+01:002015-12-31T17:03:21.164+01:00Aspirazione al volo<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHxHaEaMuVZ7UuJZPqaCkCN_rPn_6BpxaiSQE5yJWeqK99Y7kWoEc14NHl06lXOmEdcUEnsouKnmcumEVT0lbBts8dghl3RgzbW_IcD5Bfw6b-OlPX9EpvJiodsD7BbSJa67-fDdkWJ94/s1600/7014175-happy-new-year-card.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHxHaEaMuVZ7UuJZPqaCkCN_rPn_6BpxaiSQE5yJWeqK99Y7kWoEc14NHl06lXOmEdcUEnsouKnmcumEVT0lbBts8dghl3RgzbW_IcD5Bfw6b-OlPX9EpvJiodsD7BbSJa67-fDdkWJ94/s400/7014175-happy-new-year-card.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
The nearest Dream recedes - unrealized -</div>
<div style="text-align: justify;">
The Heaven we chase -</div>
<div style="text-align: justify;">
Like the June Bee - before the School Boy -</div>
<div style="text-align: justify;">
Invites the Race -</div>
<div style="text-align: justify;">
Stoops - to an easy Clover -</div>
<div style="text-align: justify;">
Dips - evades - teazes - deploys -</div>
<div style="text-align: justify;">
Then - to the Royal Clouds</div>
<div style="text-align: justify;">
Lifts his light Pinnace -</div>
<div style="text-align: justify;">
Heedless of the Boy -</div>
<div style="text-align: justify;">
Staring - bewildered -at the mocking sky -</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Homesick for steadfast Honey -</div>
<div style="text-align: justify;">
Ah - the Bee flies not</div>
<div style="text-align: justify;">
That brews that rare variety!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E. Dickinson</div>
<div style="text-align: justify;">
(1862)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Sogno più vicino recede - irrealizzato -</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Cielo che inseguiamo -</div>
<div style="text-align: justify;">
Come l'Ape di Giugno - davanti allo Scolaro -</div>
<div style="text-align: justify;">
Invita alla Gara -</div>
<div style="text-align: justify;">
Si china - a un facile Trifoglio -</div>
<div style="text-align: justify;">
Si tuffa - evade - infastidisce - dispiega -</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi -alle Nuvole Regali</div>
<div style="text-align: justify;">
Innalza la sua Barca leggera - </div>
<div style="text-align: justify;">
Incurante del Ragazzo -</div>
<div style="text-align: justify;">
Che guarda- sconcertato - al cielo beffardo -</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nostalgico di Miele duraturo -</div>
<div style="text-align: justify;">
Ah - non vola l'Ape</div>
<div style="text-align: justify;">
Che produce quella varietà!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E. Dickinson</div>
<div style="text-align: justify;">
(1862)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Sogni non realizzati, chimere e lusinghe di felicità. Cosa resta di quel "miele" che, ingordi, vorremmo assaporare ogni giorno? La visione di un adolescente che si illude per un istante di poter gareggiare con un'ape che lo schernisce e si dilegua nel cielo "beffardo".<br />
È il democratico destino della maggior parte di noi e, al tempo stesso, la nostra forza e la via di uscita. Dal fardello del grigiore e del dolore, dalla noia, dalla stupidità, dall'ingiustizia.<br />
Sì, cari lettori. Sogni. Vi auguro di averne a bizzeffe. Alimentateli e accuditeli come ospiti amatissimi, sono la nostra più preziosa risorsa.<br />
Non avrete nessuna certezza della loro realizzazione, molto più probabilmente andranno delusi, ma l'aspirazione al volo è quanto di più sacro io conosca in questa vita.<br />
Felice 2016 e Buon Cammino.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-11374805613960732292015-12-13T15:27:00.002+01:002015-12-13T15:27:54.444+01:00Magia delle finestrelle<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS8W577IJ7wafIdy4AEA2tpYLnwRBL5vyVOTPhlJtFfMgJ8XqMFeNZ-U5cNk7OG3Md2H4Wpe9W_7Jc58-Mz-_dhcvIufazzZAVD1GpMIPFjCpzAVEdJvQJpt_tpsss6KhvIDapla9oy4c/s1600/stlucia_closer.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS8W577IJ7wafIdy4AEA2tpYLnwRBL5vyVOTPhlJtFfMgJ8XqMFeNZ-U5cNk7OG3Md2H4Wpe9W_7Jc58-Mz-_dhcvIufazzZAVD1GpMIPFjCpzAVEdJvQJpt_tpsss6KhvIDapla9oy4c/s400/stlucia_closer.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
Magia delle finestrelle...Quella di oggi, Santa Lucia, mi ha regalato una lirica particolare che ho subito pensato di condividere.<br />
È una villanelle e l'autrice ha voluto donarmi anche qualche pensiero sulla genesi di questa poesia.<br />
Profonda e coinvolgente, giunge in un momento di riflessione e di bilancio.<br />
È una sfera di luce che illumina il percorso buio dentro me stessa. Niente poteva essere più appropriato a questa celebrazione in onore della santa di Siracusa.<br />
Accendete una candela, lettori cari, e immergetevi nei pensieri di P. S. Forse scoprirete che potete condividerli...<br />
Buon Santa Lucia e Buon Cammino.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
‘ Cause change is good, for this is what I know.<br />
<br />
<br />
<br />
‘Cause change is good, for this is what I know.<br />
<br />
Too many have passed away that I will miss;<br />
<br />
Time brought the change and now I need to go.<br />
<br />
<br />
If empty freezy winter came with all its snow<br />
<br />
The joy of spring came back with all its bliss.<br />
<br />
‘Cause change is good , for this is what I know.<br />
<br />
<br />
If lingering I remained for decades in a row,<br />
<br />
soon all my claims and thoughts I will dismiss.<br />
<br />
Time brought the change and now I need to go.<br />
<br />
<br />
Should I believe we’ll reap because we sow?<br />
<br />
Walking astray means nothing but abyss?<br />
<br />
‘Cause change is good, for this is what I know.<br />
<br />
<br />
Men leave their countries when they want to grow,<br />
<br />
forget their homes, their sweet last kiss.<br />
<br />
Time brought the change and now I need to go.<br />
<br />
<br />
I’ll pack without regret or my last chance I’ll blow,<br />
<br />
I’d rather learn the lesson without taking the quiz.<br />
<br />
‘Cause change is good, for this is what I know.<br />
<br />
Time brought the change and now I need to go.<br />
<br />
P.S.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Perché il cambiamento è una buona cosa, questo è ciò che so.<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Perché il cambiamento è una buona cosa, questo è ciò che so.</div>
<br />
Troppe persone se ne sono andate e mi mancheranno;<br />
<br />
Il tempo ha portato il cambiamento ed ora io ho bisogno di andarmene.<br />
<br />
<br />
Se il vuoto e gelido inverno è arrivato con tutta la sua neve,<br />
<br />
L’incanto della primavera è sempre ritornato, e con esso la gioia.<br />
<br />
Perché il cambiamento è una buona cosa, questo è ciò che so.<br />
<br />
<br />
Se ho indugiato e sono rimasta immobile per decenni,<br />
<br />
presto sgombrerò la mente da tutti i vecchi pensieri e certezze.<br />
<br />
Il tempo ha portato il cambiamento ed ora io ho bisogno di andarmene.<br />
<br />
<br />
Dovrei credere che raccoglieremo ciò che abbiamo seminato?<br />
<br />
Che forse abbandonare la via giusta conduce solo all’abisso?<br />
<br />
Perché il cambiamento è una buona cosa, questo è ciò che so.<br />
<br />
<br />
Gli uomini lasciano il loro paese se vogliono crescere<br />
<br />
Dimenticando le loro case ed il dolce ultimo bacio.<br />
<br />
Il tempo ha portato il cambiamento ed ora io ho bisogno di andarmene.<br />
<br />
<br />
Farò le valigie, senza alcun rimpianto, o sfumerà anche l’ultima occasione,<br />
<br />
preferirei imparare la lezione senza nessuna prova finale.<br />
<br />
Perché il cambiamento è una buona cosa, questo è ciò che so.<br />
<br />
Il tempo ha portato il cambiamento ed ora io ho bisogno di andarmene.<br />
<br />
P.S.<br />
<br />
<br />
Cara Nightprowler,<br />
<br />
credo che nella versione italiana si perda un po’ la cadenza per via della mancanza di rime. Nonostante questo resta leggibile. L’ho riletta anch’io in italiano e mi ha detto ancora qualcosa che non sapevo di aver scritto.<br />
<br />
Riguardo all’ispirazione direi questo: sono partita dall’esigenza di “dare ordine” a vari pensieri e la villanelle costringe il pensiero ed il suo fluire troppo liberamente.<br />
<br />
Il passare degli anni crea vuoti incolmabili ma apre porte sconosciute solo se non si ha paura di invecchiare ed accettare nuove sfide, esplorare emozioni, concedersi il lusso dell’errore. La vita è un viaggio, lo dicono tutti ma spesso senza sapere perché. Si corrono rischi, a volte si spalancano abissi ma cadere è meglio dell’immobilità. Credo che questo sia il senso ultimo.<br />
<br />
Grazie,<br />
<br />
P.<br />
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<br />Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-5730281110875743982015-10-30T22:57:00.000+01:002015-10-30T22:57:30.068+01:00Sempre più a fondo su Samhain<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDvLrup53caX5vboAxX3LAQFyADP0n2s1-9E8Feeeu-sPrUHYIdNCes6PAVIV90fjLTHyCWK6UK5TZTcFr_WFaAp9Uprup-6c_336pgDogF573yTx5LoD7cI730bzKQn-EpTr0PMGR9VU/s1600/161914590-908dd6bc-8430-4220-8bb7-00183e10ea38.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDvLrup53caX5vboAxX3LAQFyADP0n2s1-9E8Feeeu-sPrUHYIdNCes6PAVIV90fjLTHyCWK6UK5TZTcFr_WFaAp9Uprup-6c_336pgDogF573yTx5LoD7cI730bzKQn-EpTr0PMGR9VU/s400/161914590-908dd6bc-8430-4220-8bb7-00183e10ea38.jpg" width="400" /></a></div>
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Le prime testimonianze della festività di Samhain si trovano nel calendario di Coligny, con i suoi dodici mesi divisi in due gruppi associati all'inverno e all'estate.<br />
La scissione dell'anno in due parti che attengono all'inverno e all'estate è tuttora profondamente riflessa nella pratica popolare celtica dove il ciclo annuale consiste di una metà oscura che inizia con Samhain, speculare all'altra porzione che comincia con Beltaine.<br />
I rituali connessi alle due feste sono strettamente collegati e, allo stesso tempo, associati a energie opposte. Ciò che è esplicito e attivo da un lato è nascosto e dormiente dall'altro e viceversa.<br />
Entrambe le ricorrenze attengono all'inizio di un ciclo, ma Samhain inizia nell'oscurità e non c'è dubbio sulla preminenza del buio nella tradizione celtica. Nel "De Bello Gallico" Giulio Cesare nota che i Celti fanno iniziare il ciclo giornaliero al tramonto ("...spatia omnis temporis non numero dierum, sed noctium finiunt, dies natales et mensum et annorum initia sic obseruant, ut noctam dies susequatur"- definiscono tutta la somma del tempo non dal numero dei giorni, ma dal numero delle notti; celebrano compleanni e l'inizio dei mesi e anni in modo che il giorno segua la notte") e tutto ciò è confermato dalla pratica celtica.<br />
L'oscurità precede la luce, la vita appare nel buio del ventre e tutto ha il suo inizio nel fertile caos nascosto alla mente razionale. Così l'anno inizia con la sua metà oscura, celando la porzione luminosa che resta in attesa come i semi che giacciono inerti nel terreno. Il momento della morte è esso stesso il primo passo nel rinnovamento della vita.<br />
A Samhain, momento della morte dell'anno che è trascorso, questo mondo e l'Aldilà sono speculari. Non esistono più barriere tra gli esseri viventi e i morti e entrambe le categorie possono quindi riunirsi e condividere una festa rituale.<br />
Le comunità celtiche hanno conservato una molteplicità di usanze legate alla celebrazione, ma due sono i modelli.<br />
Secondo il primo si accantonava una certa quantità di cibo perché i defunti potessero goderne. Si riteneva che i morti fossero presenti come entità invisibili che potevano entrare nelle abitazioni con facilità perché porte e finestre non venivano sbarrate. Il secondo modello prevedeva il riciclo del cibo offerto alla comunità come segno di rafforzamento dei legami sociali. L'esempio più classico di questo rituale è il "cennad y meirw (consesso dei morti)" gallese, dove i più abbienti organizzavano banchetti sontuosi per familiari e domestici, mentre i poveri passavano da un'abitazione all'altra per ricevere offerte in nome dei defunti. Rifiutare di donare agli indigenti il cibo accantonato per i morti era un atto empio che meritava di essere punito, anche se la natura sacra del periodo induceva al perdono.<br />
Non è difficile ravvisare le origini del rituale del "dolcetto-scherzetto" in questa usanza che ha perso oggi la sua dimensione morale.<br />
Una festa rituale che si rispetti deve anche prevedere qualcosa di più del solo cibo e intrattenere i defunti con giochi e passatempi che variano di comunità in comunità, ma mantengono una matrice comune che sembra attenere alla mitologia della morte e Aldilà. Molti hanno a che fare con le mele, in parte perché sono l'ultimo frutto a essere raccolto, ma, soprattutto in relazione al loro ruolo nelle credenze sul trapasso. Nella tradizione irlandese il luogo dell'Aldilà dove i defunti si riuniscono per festeggiare è chiamato "Eamhain Abhlach (paradiso delle mele)" e il suo equivalente gallese è "Afallon".<br />
Fuoco e acqua, i due principali elementi costitutivi del mondo, sono al centro dei giochi scozzesi e sembrano riferirsi ai miti sulle prove che i morti devono superare per raggiungere l' Aldilà. Afferrare le mele che galleggiano nell'acqua con le labbra da un lato e cercare di mordere il frutto attaccato a un bastone che sorregge una candela dall'altro sono i due giochi molto popolari che derivano dai suddetti miti.<br />
<br />
Non smetterò mai di discettare di Samhain, lettori cari. Studiare questa celebrazione e riferirvi su quanto apprendo è un dovere e un piacere: devo difendere la sua autenticità dalle contaminazioni commerciali e, allo stesso tempo, ancorarla sempre più a fondo alla mia spiritualità contorta e articolata.<br />
Non voglio, però, dimenticare la ritualità di questo momento e, soprattutto, il bisogno di stilare l'Intendimento. Non scordatelo neanche voi perché "l'intento è il potere che sostiene l'universo".<br />
Felice Samhain e Buon Cammino.<br />
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Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-76834587230109069022015-07-07T19:22:00.000+02:002015-07-07T19:22:58.188+02:001 Luglio 2015 ovvero felicità condivisa<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjokZGALdpGVoc3f84UMivcDhVczaxv3Iivic0-2SwK5B4AECrD8-NsgSHILa0_-vj_nQGDf8m3pj8ciOrG-LpfEZIciyStdgtEmmZwu9R6IAQLcHfk_E9yiL5-zp7GECSfQlo8hdgCVDY/s1600/big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjokZGALdpGVoc3f84UMivcDhVczaxv3Iivic0-2SwK5B4AECrD8-NsgSHILa0_-vj_nQGDf8m3pj8ciOrG-LpfEZIciyStdgtEmmZwu9R6IAQLcHfk_E9yiL5-zp7GECSfQlo8hdgCVDY/s400/big.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bob Dylan a Lucca</td></tr>
</tbody></table>
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Non ho niente da aggiungere. Solo un nuovo grazie per la bellezza del racconto e la pienezza della condivisione.<br />
E la felicità di essere state insieme con Bob.<br />
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Lucca Summer Festival: 1 luglio 2015<br />
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Bob Dylan (Bobbe)<br />
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La luce del crepuscolo avvolge la piazza. Francesco De Gregori è appena uscito dopo averci stregato con La donna cannone, Rimmel e Buonanotte fiorellino, le ultime due colonna sonora di una indimenticabile estate con i miei compagni di liceo, quella dopo la maturità, insieme al mare, finalmente liberi e sedotti dalle infinite possibilità, un po’ malinconici all’idea di doverci lasciare di lì a poco per altre vite.<br />
<br />
Passa del tempo mentre, arrampicati sulla panchina, scrutiamo il palcoscenico, alla sinistra e alla destra di quel maestoso albero che è posto davanti a noi a che pare volerci costringere all’ascolto più che alla visione. Questa volta insieme io e R*, i biglietti comprati per il suo compleanno, dopo una decisione impulsiva, sull’onda dell’emozione. S* è con noi, complice nell’acquisto. Si sono aggiunti G* e M*, accettati con qualche riserva per antiche ruggini.<br />
<br />
Ed ecco che, senza clamore e senza effetti scenici, il palco si illumina di una luce rossastra, mentre i maxischermi rimandano un’immagine del tutto simile a quella reale. Bob appare quasi indistinto in mezzo ai suoi musicisti, piccolo, vestito di scuro, con un cappello a falde chiaro, magro, volutamente insignificante. Poi la magia della sua voce inonda la piazza: roca, sensuale, avvolgente, ammaliatrice. Le note calde dal blues al jazz ci colgono quasi impreparati e i nostri sensi si tendono verso quella magia.<br />
<br />
Estraniati dal mondo, assaporiamo quel balsamo che lenisce tutti i nostri tormenti, le nostre angosce, le nostre paure e ci sentiamo leggeri, nuovi, senza peso, sempre più vicini a quella splendida luna che stende su di noi un velo di luce.<br />
<br />
Una sonorità che richiama altre voci, importanti, rassicuranti, del passato.<br />
<br />
E’ la voce del mio nonno che, davanti al fuoco, racconta a me bambina la favola della sua vita sicuro che così non verrà dimenticata.<br />
<br />
E’ quella di mio padre, quando ogni sera, prima del sonno, parla a mia madre ed io, nel letto, in fondo alla stanza, ascolto senza capire, cullata da quel suono e sicura che niente potrà vincermi fino a quando lui sarà con me.<br />
<br />
E’ la voce di un amico che mi sussurra i suoi segreti incoffessabili lasciandomi impreparata e stupita.<br />
<br />
E’ quella del mio uomo quando, dopo l’amore, tra volute di fumo, mi sussurra parole in libertà suscitando in me un nuovo desiderio.<br />
<br />
E’ la voce dell’eterno incantatore che mi attrae verso vortici inesplorati, verso abissi stupendi e pericolosi.<br />
<br />
Non si riconoscono più le antiche sonorità, non la rabbia e la protesta divenute leggendarie e fonte di ispirazione per un’intera generazione, non le note dell’armonica a bocca così nuove allora, non i ritornelli consueti, gli unici che ero riuscita ad imparare in quella lingua per me tanto ostica.<br />
<br />
Chissà se ha trovato le risposte alle sue tante domande assunte poi come nostre?<br />
<br />
Quando R* riconosce Blowin ‘in the wind nonostante il sound totalmente rinnovato, immagino che Bob stia ancora inseguendo il vento.<br />
<br />
Poi all’improvviso, senza una parola, se ne va e ci lascia sgomenti.<br />
<br />
E forte è la voglia di chiamarlo ancora.<br />
<br />
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me<br />
I’m not sleepy and there is no place I’m going to<br />
Hey! Mr. Tambourine Man, play a song for me<br />
In the jingle jangle morning I’ll come followin’ you.<br />
<br />
Ma non ci saranno più note se non quelle che ci riecheggiano prepotenti nella mente e che popoleranno magicamente il nostro sonno.<br />
<br />
Posficara<br />
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<br />Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1480252742383134903.post-90161906515877323642015-06-18T23:08:00.000+02:002015-06-18T23:09:34.959+02:00Il cerbiatto<div style="text-align: justify;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqXl1J7XzKu4a3_w2bBjfOs7cmB3SGBRfepsVFfgKvWL_-6OnwqlpeKVH7PjnZFbWLUEtSN3CV5JMqkMaCpN29RlTiP8RmOF8IXNKVpreihDrys4M0paDJlIdswm4ZOE_5vNQVhJh0EMM/s1600/C_b23553092d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqXl1J7XzKu4a3_w2bBjfOs7cmB3SGBRfepsVFfgKvWL_-6OnwqlpeKVH7PjnZFbWLUEtSN3CV5JMqkMaCpN29RlTiP8RmOF8IXNKVpreihDrys4M0paDJlIdswm4ZOE_5vNQVhJh0EMM/s320/C_b23553092d.jpg" width="238" /></a></div>
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Una serata spensierata di inizio estate. Persone in festa intorno all'amico che saluta un periodo nuovo della sua vita. Scherzi e chiacchiere si alternano a incursioni più serie nella vita di ognuno e, di tanto in tanto, si affaccia un pensiero malinconico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fresca la ferita, di quelle che ti segnano perché portano con sé la consapevolezza che tu non sarai più quello che eri. Un momento di occhi umidi e poi il presente, coinvolgente a sufficienza per dissipare il dolore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le ultime facezie, poi i saluti e la solitudine e il silenzio del viaggio di ritorno nella notte luminosa e bellissima. Un percorso desueto e fatato in mezzo al bosco tanto fitto da intimorire.</div>
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Piano, vai piano. Niente può farti del male in mezzo a questa meraviglia. Un tornante e poi, tanto immobile da far pensare a un dipinto, un cerbiatto che sembra aspettarmi sul limitare del bosco. Mi avvicino con il motore al minimo e intanto abbasso il finestrino. Mi fermo, così vicina che potrei toccarlo, il desiderio è tanto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci guardiamo, mi commuovo. Non mi è mai capitato un incontro così intenso con una creatura dei boschi in tutta la mia vita. Riparto a malincuore, per paura che sia lui a farlo per primo. </div>
<div style="text-align: justify;">
E arriva il pensiero che si fa certezza, piano piano. Qualcuno che non mi è più vicino nella forma e sostanza che so riconoscere e apprezzare ha risposto alle mie richieste.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, volevo raccontarvelo, lettori cari. Senza schermi razionali né approfondite riflessioni metafisiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo periodo di ciliegie e compleanni, il cerbiatto è il regalo più bello che potessi ricevere.</div>
Nightprowlerhttp://www.blogger.com/profile/04694452116163246782noreply@blogger.com2